PAOLA PIOPPI
Como

Aggressioni, droga e minacce: il questore “chiude le porte” di Como e San Siro a sei persone

I divieti di accesso alle aree urbane sono stati emessi nei confronti di soggetti con elevata pericolosità sociale

Pattuglia in centro a Como

Pattuglia in centro a Como

Como, 9 ottobre 2024 – Raffica di Dacur, il divieto di accesso alle aree urbane, firmati dal Questore di Como Marco Calì, nei confronti di una serie di soggetti che si sono resi responsabili di comportamenti aggressivi o dannosi nelle ultime settimane.

Daspo Urbano della durata di un anno per un ragazzo di 18 anni di origini nord africane, che durante una controllo svolto a settembre in Piazza Volta, è stato trovato in possesso di un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente, facendo presupporre un’attività di spaccio: ora gli è vietato frequentare, accedere o stazionare in un largo perimetro del centro di Como con presenza di locali pubblici.

Altro Daspo Urbano della durata di 3 mesi è stato notificato a un nigeriano di 35 anni senza fissa dimora, per un ampio perimetro del centro di Como, dove abitualmente bivaccava e chiedeva denaro ai passanti, spesso sotto effetto di alcol.

Su segnalazione dei carabinieri di Menaggio, tre Dacur della durata di un anno ciascuno, notificati a un 19enne e un 17enne di Sondrio oltre che un 17enne di Concorezzo, che a luglio, fuori da una discoteca, avevano aggredito un trentenne, provocandogli ferite al volto e alla testa, e colpendolo anche con dei badili, recuperati in un vicino cantiere.

Una “pericolosità sociale” per la quale gli è vietato avvicinarsi a qualunque locale pubblico di San Siro che somministri alimenti o bevande e che effettui qualsiasi tipo di intrattenimento. Infine, un anno di divieto a frequentare le aree e i locali pubblici attorno a piazza del Popolo e per l’uomo di 52 anni di Bolzano residente in provincia di Brescia, arrestato a fine settembre, che aveva minacciato con un bastone e sputi i clienti di un chiosco.