
Il sacco blu lasciato al bar
Como, 22 aprile 2025 – Era stato arrestato dopo aver inconsapevolmente affidato a un barista la refurtiva rubata pochi minuti prima dalla sua stessa auto. Ma nel frattempo la polizia, sulla base di quanto è stato trovato nella sua disponibilità al momento del fermo, gli ha attribuito altri furti simili avvenuti negli ultimi giorni.
Il protagonista della vicenda è un uomo di 37 anni di Tavernerio, di fatto senza fissa dimora, che nel fine settimana è stato arrestato dalla Squadra Volante per ricettazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, intervenuta in un bar tabacchi di viale Geno in quanto un dipendente dello stesso bar, ha chiamato la centrale spiegando di aver subito un furto dall’interno della sua auto che aveva parcheggiato in via Torno e che la refurtiva, gli era stata lasciata in custodia da un uomo che conosceva di vista. Si era infatti presentato sabato sera con un sacco blu, chiedendo di poterlo depositare per qualche ora. Ma il barista, quando ha saputo che era stato spaccato il finestrino della sua auto, ha collegato i due fatti e chiamato la polizia.
Una volta portato in Questura, dove ha spintonato e preso a calci i poliziotti, dall’ispezione del suo zaino, sono emersi oggetti di dubbia provenienza: articoli elettronici, carte postali e bancomat intestati a un comasco, un coltello con lama di 7 centimetri e vari attrezzi ritenuti adatti allo scasso. E’ stato così ricostruito che erano stati rubati in via Venini, vicino alla stazione di Como San Giovanni, dove erano state danneggiate altre due auto in sosta. E’ stato quindi ulteriormente denunciato per ricettazione.