Dizzasco (Como), 24 febbraio 2025 – Maltrattamenti continuati in concorso da parte di sette operatori di una Rsa dell’alto lago di Como, nei confronti di anziani degenti. Persone inermi, anziane e malate, spesso allettate o comunque non autosufficienti. Dopo circa sei mesi di indagine, i militari della Compagnia di Menaggio, assieme al Nucleo Investigativo di Como, stanno eseguendo una misura cautelare che ha condotto in carcere due persone e altre cinque agli arresti domiciliari, tutte residenti in zona e coinvolte in episodi di continue percosse, ingiurie e violenze verbali e fisiche a danni di anziani degenti.
Sei mesi d’indagini
L’inchiesta, partita nel ad agosto scorso, è stata avviata da un esposto presentato ai carabinieri di Centro Valle Intelvi, secondo il quale fin dal 2022, all’interno della Rsa “Sacro Cuore” di Dizzasco, avvenivano presunti maltrattamenti nei confronti degli anziani ricoverati nella struttura, affidati per motivi di cura e vigilanza al personale medico e paramedico dipendente. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Como Alessandra Bellù, hanno consentito subito di ottenere i primi e concreti riscontri. Si è quindi proceduto a una complessa e ininterrotta attività investigativa, condotta dai carabinieri di Centro Valle Intelvi con il supporto del Nucleo Investigativo di Como.
Video impressionanti
Nel corso delle attività investigative sono state raccolte testimonianze e intercettazioni audio e video che mostrano quanto accadeva nella struttura. L’indagine, spiegano i carabinieri “ha acclarato l’esistenza di violenze sistematiche divenute consuetudini”, con pazienti che appaiono evidentemente spaventati e scossi, mentre si portano le mani al volto viso per non essere colpiti. Per un’operatrice inoltre, è stato contestato anche l’esercizio abusivo della professione di infermiera, non avendo alcun titolo riconosciuto.
Il plauso ai carabinieri
“Mi preme sottolineare che l’attività investigativa è stata svolta in piena condivisione delle strategie da parte della Procura della Repubblica di Como, e ha costituito un impegno importante e prolungato nel tempo – ha detto il tenente colonnello Francesco Spera, comandante del Reparto operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Como –. Preziosissimo il contributo fornito dalla stazione carabinieri di Centro Valle Intelvi che ha determinato, ancora una volta, l’importanza della capillarità dei presidi dell’Arma. Nel corso delle lunghe indagini, abbiamo potuto documentare numerosi episodi di vessazioni e maltrattamenti da parte di alcuni dipendenti nei confronti di anziani e indifesi ospiti. Persone malate, non autosufficienti e per questo fragili, costrette a subire quotidianamente violenze fisiche e verbali. L’impegno a tutela delle fasce deboli costituisce una priorità assoluta e costante dell’Arma dei carabinieri”.
Il sindaco: sgomento e orrore
“Profondo sgomento e orrore", esprime Aldo Riva, sindaco di Dizzasco, secondo il quale le indagini dei carabinieri e del Nas hanno portato alla luce una vicenda "sconvolgente, con episodi di violenza fisica e psicologica verso ospiti particolarmente fragili". Il sindaco del paese - di 680 abitanti - ha poi spiegato che la struttura opera dagli anni '90 e che è sempre stata considerata un punto di riferimento sul territorio, "realtà d'eccellenza nonché la più grande della provincia di Como per numero di ospiti". Riva ha poi detto che non c'erano stati sentori di quanto è emerso nell'indagine, di cui ha avuto contezza solo stamattina. "Non posso che esprimere tutta la mia costernazione e vicinanza alle persone coinvolte e alle loro famiglie - ha aggiunto - Confido pienamente nell'operato della magistratura affinché sia fatta luce nel più breve tempo possibile". Riva si è definito "profondamente turbato" come "l'intera comunità di Dizzasco" e ha detto di stringersi "attorno agli ospiti e ai loro cari".
I degenti, oltre 200, resteranno per il momento nella struttura. Come Comune, ha concluso il sindaco, "restiamo a disposizione delle forze dell'ordine e degli organi competenti per ogni supporto che possa rendersi necessario"