Como, 19 gennaio 2011 - È stato condannato a 18 anni dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Como, Giuseppe Voci, l’autotrasportatore che uccise la convivente incinta perchè convinto che lo tradisse. L’omicidio avvenne il sei marzo dello scorso anno. Il pubblico ministero, Simone Pizzotti, nella sua requisitoria aveva chiesto il carcere a vita, mentre l’avvocato Tiziana Bettiga del Foro di Lecco aveva chiesto l’assoluzione per incapacità di intendere e volere.
L’uomo, a processo anche a Lecco per aver minacciato di morte l’ex moglie quando ancora abitava nel capoluogo manzoniano, uccise la convivente 48enne Anna Maria Chesi nella convinzione che lei gli somministrasse del sonnifero per poi incontrare un amante, circostanza mai dimostrata. Fu proprio la scoperta della gravidanza a far scattare la decisione di sopprimere la convivente: prese un cavo elettrico e con quello la strangolò.Poi salì in auto e dopo aver vagato per alcune ore si recò a casa dei figli e chiamò l’avvocato con la quale si presentò ai carabinieri di Oggiono per confessare. Il Giudice nella sua sentenza ha escluso la premeditazione.
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