LURATE CACCIVIO (Como)
Le fiamme appiccate nella notte tra sabato e domenica a un’auto parcheggiata in via Cairoli, a Lurate Caccivio, si sono lasciate alle spalle una devastazione che, molto probabilmente, è andata al di là delle intenzioni di chi ha scatenato quel rogo. Due auto e tre furgoni sono stati devastati dalle fiamme, la cui origine è ancora in corso di valutazione: ma fin da subito, sarebbe stata esclusa l’accidentalità, per l’assenza di un punto di innesco chiaro in corrispondenza di un punto da cui potrebbe essere partito un corto circuito o un problema elettrico. Il primo sopralluogo, svolto dai vigili del fuoco e dai carabinieri, avrebbe escluso questa possibilità, concentrando quindi i rilievi sulla ricerca di sostanze infiammabili o condizioni analoghe.
Gli esiti degli accertamenti effettuati sul posto arriveranno nelle prossime ore, ma intanto è stato verificato che le fiamme sono partite in piena notte da uno dei veicoli parcheggiati all’interno di uno spazio privato e hanno poi raggiunto un’altra automobile e tre mezzi di lavoro, tra furgoni e camion cassonati. Le fiamme hanno inoltre raggiunto una parte dell’edificio adiacente lo spazio in cui erano concentrati i veicoli, dove in questo momento c’è il cantiere di un fabbricato in costruzione, producendo anche qui qualche danno. Nessuno è rimasto ferito o intossicato e al momento non ci sarebbero testimoni di quanto accaduto. Assieme ai vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri, che fin da subito hanno individuato il proprietario dei mezzi danneggiati e iniziato a ricostruire il contesto in cui è maturato il grave danneggiamento, la cui quantificazione, in termini economici, deve ancora essere fatta.
Le indagini partono da qui: è infatti fondamentale capire se il proprietario dei mezzi incendiati sarà in grado di indicare sospetti o situazioni critiche che potrebbero essere sfociate nell’attacco della scorsa notte e quindi capire se ci possano essere, a livello personale o professionale, potenziali situazioni di rabbia o simili. Inoltre i militari stanno acquisendo le telecamere di videosorveglianza installate nella zona, in un raggio più ampio rispetto al luogo dell’incendio e lungo le strade che potrebbero essere state percorse dal piromane per raggiungere via Cairoli.