Rinvio a fine marzo per consentire alle parti di trovare un accordo risarcitorio: è quanto deciso ieri dal giudice Valerio Maraniello, durante il processo a carico di Simona Vinciguerra, 49 anni di Albavilla, maestra accusata di abuso di mezzi di correzione nei confronti di alcuni bambini di una terza elementare di Eupilio, dove insegnava nel 2022. Il Gup, in udienza preliminare, aveva rifiutato la richiesta di messa alla prova, ritenendo che le condotte potessero essere riqualificate come maltrattamenti, reato più grave. Ieri la richiesta è stata reiterata dalla difesa, e la decisione del giudice ha scatenato una accesa reazione da parte delle sei mamme costituite parte civile, che in aula hanno sottolineato la gravità.
CronacaAbuso di mezzi di correzione. Insegnante in Tribunale . Le madri non si arrendono