PAOLA PIOPPI
Cronaca

Agenzia delle Entrate: altri 30 indagati per corruzione

Diciassette di questi sono commercialisti, fiscalisti o ragionieri tributaristi che avrebbero favorito fino al maggio scorso il funzionario Roberto Colombo

Il pm Pasquale Addesso

Como, 25 novembre 2020 -  Una trentina di altri nomi, tra cui 17 commercialisti, fiscalisti o ragionieri tributaristi, sono stati indagati con l’accusa di corruzione ad alcuni funzionari dell’Agenzia delle entrate di Como, per agevolare le pratiche o i rilievi di clienti dei rispettivi studi. A un anno e mezzo dall’arresto dei due Pennestrì, padre e figlio titolari di un celebre studio in centro a Como, le ulteriori indagini condotte dal nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza e coordinate dal sostituto procuratore Pasquale Addesso, sono giunte alla conclusione. Vengono contestati episodi corruttivi anche di poche centinaia di euro, in buona parte a favore di Roberto Colombo, funzionario dell’Agenzia fino a maggio di quest’anno.

L’avviso nelle ultime ore è stato notificato ai professionisti Giorgio Arnaboldi, 50 anni di Albese con Cassano, Attlio Borsani, 81 anni di Lurago Marinone, Clarissa Camici, 48 anni di Tavernerio, Luisa Ceriani, 59 anni di Varese, Valter Corti, 65 anni di Galbiate, Alessandra Faverio, 50 anni di Montorfano, Pierantonio Frigerio, 73 anni di Como, Francesco Gatto, 80 anni di Como, Eugenio Geninazza, 61 anni i Como, Renzo Guffanti, 61 anni di Bulgarograsso, Antonella Manzoni, 59 anni di Lugano, Bruno Meroni, 61 anni di Cantù, Franco Pagani, 20 anni di Cadorago, Gabriele Peduzzi, 61 anni di Cernobbio, Antonio Sala, 60 anni di Como, Giampaolo Vianello, 50 anni di Como. Mario Di Marco, 58 anni di Chieti, assieme a Luciano Mazzocchetti, 60 anni e Enzo Papalinetti, 55 anni, entrambi di Pescara, sono accusati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, così come Marco Fattorini, 60 anni di Como. Sono inoltre indagati due nuovi funzionari dell’Agenzia delle entrate, finora non coinvolti: Vincenzo Ferraro, 62 anni di Colverde e Patrik Orlando, 45 anni di Lecce: sono entrambi accusati di aver incassato denaro per favorire imprenditori.

Il primo, in concorso con il collega Roberto Colombo, avrebbe percepito 900 euro da Stefano Zadro, 60 anni di Locate Varesino. Il secondo è invece accusato di aver incassato 2mila e 3mila euro, anche in questo caso in concorso con Colombo, per agevolare alcune pratiche di successione. Le indagini che ruotano attorno all’Agenzia delle entrate hanno finora proceduto per fasi concatenate, partendo dagli arresti dei Pennestrì e dell’ex direttore Roberto Leoni. Man mano che gli indagati o arrestati dei mesi scorsi si sottoponevano a interrogatorio, fornivano ulteriori tasselli di come funzionava quello che è apparso come un vero e proprio sistema radicato di agevolazioni. Si è esteso così il numero delle persone coinvolte, a partire dagli stessi professionisti che si rivolgevano a interlocutori privilegiati all’interno degli uffici.