PAOLA PIOPPI
Cronaca

Cadorago, aggressioni sui treni: primo patteggiamento

Un anno e mezzo di reclusione a un ventunenne che, insieme a due amici di 19 anni, era accusato delle rapine ai danni di ragazzini

La stazione di Cadorago dove erano stati presi di mira due diciottenni

La stazione di Cadorago dove erano stati presi di mira due diciottenni

Condanna patteggiata per le rapine sui treni e nei sottopassaggi della stazione, quando le giovani vittime erano state aggredite con martelletti rompivetro, calci e pugni. A marzo dello scorso anno, erano finiti in carcere, andando incontro a un periodo di custodia cautelare, tre ragazzi residenti a Como, identificati durante le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Lomazzo: Ronny Osmany Batista Garcia, cubano di 21 anni, Egzon Maliqui e Ahmet Mucahit Cetin, entrambi diciannovenni nati in Italia da genitori di origine straniera.

Ora Osmany, difeso dall’avvocato Emanuele Rosapinta, ha deciso di patteggiare, trovando un accordo a un anno e sei mesi di reclusione. A tutti e tre veniva contestata una rapina commessa la sera del 9 febbraio 2021 a Cadorago, dove erano stati fermati due ragazzi di 18 anni che percorrevano il sottopassaggio della stazione: il volto coperto da mascherine, impugnando un martelletto rompivetro e un coltello, avevano spinto a terra una delle vittime, strappandogli il portafogli dalla tasca dei pantaloni, che conteneva 1500 franchi e 300 euro. Batista Garcia e Maliqi avrebbero inoltre inseguito il secondo ragazzo, che ha tentato di fuggire, buttando anche lui a terra, prendendolo a calci e rapinandolo di telefono cellulare, sigarette e di un cappello da baseball. Una settimana dopo, il 15 febbraio, a bordo del treno delle Ferrovia Nord, all’altezza di Rovello Porro, Batista Garcia e Cetin avrebbero avvicinato due passeggeri, di 15 e 18 anni: puntando un coltello al fianco del più giovane, si erano appropriati del cellulare del diciottenne e delle cuffie che indossava, pretendendo anche la custodia per la ricarica.

Quando le due vittime avevano tentato di riprendersi il telefono, erano state aggredite, e il più grande bloccato contro il sedile dopo avergli cinto il collo da dietro con un braccio. Batista Garcia, Maliqi e Cetin erano stati identificati dai carabinieri di Turate, nelle indagini coordinate dal sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, partendo dall’analisi dei filmati, e poi riconosciuti dalle vittime a ulteriore conferma.