ERBA (Como)Animali da compagnia davvero speciali i gatti, che nell’antichità erano addirittura temuti e adorati come delle divinità. Proprio al ruolo dei felini nell’Antico Egitto è dedicato l’evento organizzato sabato pomeriggio dal Museo Civico di Erba con Sabrina Molgora, direttrice del Mummy Project, che con il suo team ha studiato le mummie e la collezione egizia. L’incontro è in programma alla Biblioteca G.Pontiggia di via Joriati e sarà preceduto, a partire dalle 15, da un laboratorio didattico creativo dedicato ai bambini dai 6 agli 11 anni. Nel corso della conferenza, in programma alle 17.30, si parlerà dei gatti nell’antico Egitto, sia in ambito religioso sia nella vita quotidiana, ma anche di alcune altre specie animali, dal coccodrillo al cane, dal babbuino al falco, dall’ippopotamo al serpente.
Alcuni esemplari erano considerati sacri in quanto manifestazione terrena delle divinità. Gli dei infatti si potevano presentare in forma umana, animale o mista, ovvero con corpo umano e testa di animale. "Numerose sono le necropoli di mummie di animali, dove si trovano anche mummie ex-voto – spiega la professoressa Molgora –. Tra le divinità più adorate vi era la dea Bastet che aveva come animale sacro la gatta. I gatti sono amati anche come animali domestici e come abili cacciatori di topi. In ambito religioso, il gatto è anche una manifestazione del dio sole Ra". Saranno mostrate le indagini del Mummy Project. Le mummie sono sottoposte a sofisticati studi, partendo dalla Tac per ricostruire i profili biologici, ma anche per scoprire inganni e risolvere misteri.