DANIELE DE SALVO
Cronaca

Assalto alle spiagge dei laghi È ancora tempo di una nuotata "Non tuffatevi dove è vietato"

Tante le località balneabili sul ramo lecchese del Lario, sul lago di Annone Brianza e di Pusiano

di Daniele De Salvo

L’estate sta finendo, ma sul su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno non è ancora tempo di riporre il costume nel cassetto. C’è almeno un altro fine settimana da sfruttare per gli ultimi tuffi e bagni di stagione, approfittando della balneabilità di tutte le spiagge del ramo lecchese: il Campeggio e il Lido Lariano ad Abbadia; il Lido di Puncia e la spiaggia di Oro a Bellano; Inganna, il Lido e il laghetto di Piona a Colico; il Campeggio Europa a Dervio; la Riva del Cantone e la Rivetta a Dorio; Pradello, la Canottieri e Rivabella a Lecco; la Riva Bianca a Lierna; la spiaggetta di Malgrate; Olcio, il Lido, il Nautilus a Mandello del Lario; Onno, Vassena e Limonta a Oliveto Lario; la Riva Gittana a Perledo.

L’importante è fare il bagno solo dove espressamente consentito, lontano dalle foci dei fiumi e da pericoli. Sono balneabili anche il lago di Annone Brianza a Ona ad Annone e a Oggiono e il lago di Pusiano alla Punta del Corno a Rogeno, non alla Darsena Brera a Bosisio Parini, dove i tecnici di laboratorio di Ats della Brianza hanno riscontrato un’eccessiva concentrazione di escherichia coli, batterio intestinale, chiaro segno di un probabile sversamento fognario.

Da Ats inoltre avvertono: "Sono stati segnalati casi di dermatiti da alcune persone che hanno avuto contatto con le acque. Verosimilmente tali inconvenienti sono determinati dal riscontro occasionale di cercaria". Si tratta cioè di casi di dermatite del bagnante, provocata da una reazione allergica a larve di parassiti di animali acquatici. Normalmente bastano compresse d’acqua fredda e pomate contro il prurito e a base di cortisone, alla peggio antistaminici. La dermatite del bagnante inoltre non è contagiosa né trasmissibile, è solo fastidiosa, poiché provoca prurito, bruciore, piccole pustole rosse e vesciche. "Benché sia difficile, bisognerebbe evitare di grattarsi, dato che in tal modo la pelle interessata potrebbe infettarsi" consigliano da Ats.

I più a esposti sono i bambini, che stanno più a riva, dove la cercaria spopola, e che si aciugano con meno frequenza rispetto agli adulti.