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Assegnato l'appalto per il nuovo Palasport di Cantù: il sogno della Pallacanestro

La Pallacanestro Cantù è un passo più vicina al suo sogno di tornare a giocare sul suolo cittadino. La società ha partecipato all'appalto europeo per la realizzazione di un nuovo palazzetto da 50 milioni e attende il completamento delle procedure burocratiche per l'aggiudicazione.

Assegnato l’appalto per il nuovo Palasport del basket

Da ieri è un po’ più vicino il sogno inseguito da quasi mezzo secolo nella Città del Mobile: riportare la gloriosa Pallacanestro Cantù a giocare di nuovo sul suolo cittadino. L’ultima volta fu ai tempi del glorioso palazzetto Parini, tuttora esiste ma troppo piccolo per ospitare le partite della massima serie, per questo nel 1974 fu costruito in fretta e furia il Pianella che di posti a sedere ne garantiva 4mila, ma si trovava a Cucciago, poche centinaia di metri oltre il confine cittadino. La soluzione doveva essere provvisoria, invece fino alla sua chiusura del 2016 è stata la casa della Pallacanestro Cantù che poi è finita a giocare a Desio, ma sempre con il desiderio di ritornare a far canestro in casa. Ieri dagli uffici dell’amministrazione provinciale è arrivata la conferma che toccherà a Cantù Next cercare di compiere l’impresa.

La società canturina è stata l’unica ad aver formalizzato un’offerta, partecipando all’appalto europeo per la realizzazione del palazzetto da 50 milioni. "In qualità di capogruppo della costituenda associazione temporanea di imprese abbiamo depositato nei tempi previsti dal bando, l’offerta per la partecipazione alla gara per la realizzazione e futura gestione della nuova Arena di Cantù - spiega l’ad Andrea Mauri -. Attendiamo il completamento dei controlli e di tutte le procedure burocratiche necessarie per l’aggiudicazione". Se tutti i documenti saranno in regola entro la fine dell’anno potrebbe prendere il via il cantiere in corso Europa, dove venne eretto il Palababele, l’unica opera dell’archistar Gregotti realizzata e abbattuta, e il PalaTurra andato poco oltre le fondamenta. Roberto Canali