Ha scatenato una polemica l’assunzione di due croupier al Casinò di Campione d’Italia, secondo i consiglieri di minoranza di Campione 2.0 in violazione del concordato fallimentare che prevede la priorità da riservare agli ex dipendenti della casa da gioco. "Secondo quanto ci è stato riferito si tratterebbe di due rapporti aperti direttamente, senza preventivo bando e senza confronto fra candidature, il che viola apertamente sia l’accordo di concordato, che prevede solo assunzioni attraverso procedure selettive - spiegano i consiglieri comunali Simone Verda e Gianluca Marchesini che hanno denunciato l’accaduto al giudice delegato al concordato del tribunale - e mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento".
Accuse rispedite al mittente dalla casa da gioco attraverso una nota di precisazione firmata dal presidente, Mario Venditi. "Il regolamento per il reclutamento del personale dipendente del Casinò approvato il 16 novembre 2021, prevede la deroga all’applicazione dello stesso regolamento, in caso di assunzioni a termine per la sostituzione di personale temporaneamente assente con diritto al mantenimento del posto. In merito alla previsione di piano concordatario la nostra dotazione organica di 169 dipendenti è inferiore di gran lunga alla previsione di piano, sia 2024 che 2025, anche riproporzionando percentualmente gli incassi. Abbiamo tenuto questo spazio in funzione delle assunzioni che dovremo fare nel corso dell’anno".
La casa da gioco ha chiuso il 2024 con 53 milioni di euro di incassi, tre milioni in più rispetto al 2023, ma al di sotto della stima di 60 milioni previsti nel Piano concordatario omologato con il Tribunale fallimentare di Como. Rispetto al 2023 sono aumentati gli incassi e anche gli ingressi, oltre al valore medio delle giocate. Dalla sua riapertura il Casinò ha versato 47,3 milioni di euro ai creditori privilegiati estinguendo l’80% del debito nei loro confronti, mentre entro il 2027- secondo gli accordi stabiliti con il tribunale - dovranno essere pagati altri 12,3 milioni di euro di debiti privilegiati e 25,5 milioni di euro di debiti chirografari.