PAOLA PIOPPI
Cronaca

Auto straniere rubate e contraffatte, sul mercato da ‘italianizzate’: a processo per riciclaggio

Como, le indagini della Stradale. Un fuoristrada era stato trasformato da grigio a nero, il telaio ripunzonato e ritargato

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Polizia stradale

Como - L’auto, una Range Rover sport immatricolata in Svizzera, era stata rubata nel 2013 in un parcheggio di Malpensa, ai danni di una società informatica cinese con sede in Svizzera, di Mendrisio, il cui legale rappresentante ne aveva regolarmente denunciato il furto.

Ma poi quel veicolo, e il processo che ne è derivato, avevano fatto uno strano giro, approdando solo ora davanti ai giudici di Como. Accusato di riciclaggio, è Rosario Maria Caligiuri, 55 anni di Crotone, che aveva cercato di immatricolare e italianizzare il veicolo, del valore di circa 50mila euro. Secondo la ricostruzione fatta dalla Polizia Stradale di Como, alla Range Rover era stato contraffatto il telaio, il cui numero era stato sostituito con quello di un veicolo regolarmente circolante in Germania, e la carta di circolazione, abbinata alla targa tedesca, per presentarsa alla Motorizzazione di Como, nel 2014. Dove tuttavia l’impresa non era riuscita: gli approfondimenti chiesti dagli uffici della Motorizzazione, avevano fatto sparire l’auto e chi stava cercando di regolarizzarla.

La stessa impresa è però riuscita tempo dopo a Napoli, dove il veicolo è stato regolarmente registrato: ma a quel punto è subentrata la Stradale di Como, che non aveva mai rinunciato a rintracciarlo. L’auto era stata trasformata da grigia a nera, il telaio ripunzonato, e ritargata: ma era lei, finita sotto sequestro, con un primo inizio di processo a Napoli. Il cui giudici hanno inviato il fascicolo a Como, in quanto il primo tentativo era stato commesso qui. Caligiuri è stato imputato in quanto era l’uomo che si era presentato con le documentazioni e la richiesta di immatricolazione.