
Attorno alle 11.45 un incendio di dimensioni apparentemente modeste è sfuggito al controllo del pensionato
È morto per le gravissime ustioni riportate mentre cercava di domare un incendio apparentemente modesto di sterpaglie dietro casa Donato Fagiolino, ottantanovenne nato a Gioia del Colle (BA) ma residente a Cantù, vittima del rogo che lui stesso aveva appiccato poco prima. Una tragedia che si è consumata poco prima di mezzogiorno in via Caduti di Nassiriya, a poche centinaia di metri di distanza dall’ospedale cittadino.
L’anziano si è allontanato da casa portando con sé alcune lastre di vetroresina ed è andato nel campo dietro casa, dove ha acceso il fuoco vicino a un canneto, forse con l’aiuto di un liquido infiammabile. Il rogo alimentato dal vento è divampato con grande rapidità e l’anziano ha cercato di darsi da fare per spegnerlo in qualche modo, ma è stato avvolto dalle fiamme.
Quando la moglie, che era rimasta in casa, ha sentito l’odore acre del fumo si è precipitata in giardino, ma le fiamme erano ormai alte e del marito non c’era traccia. Dopo aver urlato più volte il suo nome, è corsa a chiedere aiuto ai parenti che abitano nella casa vicina.
Il nipote trentaquattrenne è prontamente corso in aiuto del nonno, ma quando si è avvicinato alle fiamme che ormai erano un vero e proprio muro ha dovuto desistere e tornare indietro, riportando peraltro a sua volta leggere ustioni. Solo quando sono intervenuti i vigili del fuoco con le autobotti le fiamme sono state spente e in mezzo al rogo è stato trovato il pensionato in fin di vita, con ustioni sul 90 per cento del corpo.
Dalla centrale di Areu è stato fatto decollare l’elisoccorso che è atterrato nel parcheggio del capannone, utilizzato dai carristi del Carnevale cittadino. L’anziano è stato intubato sul posto e portato all’ospedale di Niguarda di Milano in condizioni disperate. Nonostante le cure prestate dal reparto dell’ospedale specializzato in ustioni gravi, nel pomeriggio le sue condizioni si sono aggravate ed è morto.