Lucia Galli
Cronaca

Bellagio, sindaci contro gli "Orioni" e i prezzi troppo alti della Navigazione

In molti tentano di invertire la rotta dei catamarani. "Le vie d'acqua sono la vera alternativa, ma che prezzi!"

L'Orione

Bellagio (Como), 18 giugno 2015 - Sulla piccola spiaggia di Careno di Nesso, sanno a memoria gli orari: quando è il momento si alzano, raccolgono telo e creme e aspettano. In piedi sul muretto. Il catamarano passa, poi l’onda lunga si mangia la riva. Qualche minuto e ci si può risedere. Sul bagnato. Sul Lario gli hanno trovato anche un soprannome collettivo, dal nome di una delle imbarcazioni «sotto accusa». Per tutti sono ormai gli «Orioni». Evocano atmosfere alla «Blade runner» e invece somigliano più ad un’occasione persa. L’impeto (e l’inquinamento) di questi mezzi da 700 posti, inadatti a queste sinuose coste da fiordo, è solo un aspetto del problema che molti sindaci del Lario stanno sollevando per tentare di invertire la rotta e riavviare il dialogo con la Navigazione laghi. I prezzi cari e l’inadeguatezza del servizio serale, soprattutto d’estate, penalizzano sia i residenti, sia i turisti.

E se dei «bestioni di Orione» non ci si può liberare facilmente, almeno sugli altri due punti si potrebbe dialogare «Col buon senso», chiosa Adolfo Valsecchi primo cittadino di Menaggio. Insieme ai colleghi di Varenna Carlo Molteni e Angelo Barindelli di Bellagio han fatto due conti. Andata e ritorno in battello da Bellagio all’Isola Comacina costa come 150 km sulla rete ferroviaria. Traghettare una moto da Cadenabbia a Bellagio e ritorno? Quasi come un FrecciabiancaMilano - Torino. Un daily pass Bellagio – Como equivale a 20 viaggi in metrò a Milano e il servizio rapido è un balzello di 4,40 a tratta. «Con enormi falle nella rete», spiega Molteni, orario alla mano. «Il servizio è da sempre Como-centrico». Da Lecco nessun battello ferma a Varenna: le 4 corse feriali, anche ai tempi di Expo, non vanno oltre Bellagio, impiegando un’ora e mezzo.

«Eppure le vie d’acqua sono la vera alternativa, non solo alle nostre strade già non facili, ma anche al treno», precisa Molteni. Gli fa eco Valsecchi da Menaggio: «Manca l’integrazione con gli orari di bus e treno. E servono agevolazioni per pendolari e residenti». E poi la notte e i turisti: difficile pensare ad centro lago con «movida» diffusa se l’ultimo traghetto smonta prima delle 20 a Menaggio. Anche Bellagio si sente più un’isola che il centro del lago: «Tanti progetti per fare sistema – spiega Luca Leoni, assessore al Turismo- e poi manca il servizio pubblico». Già, perché di questo si tratta. Secondo Leoni, almeno per l’spetto turistico ed estivo basterebbe far funzionare oltre ai traghetti, fino alle 23 anche i piccoli battelli, o in alternativa uno dei «big» storici, che invece, già all’imbrunire, ormeggiano davanti alla passeggiata. «La Navigazione deve tornare a fare l’interesse del territorio», chiosano i sindaci.