PAOLA PIOPPI
Cronaca

Como, falsi diplomi per entrare in graduatoria: otto bidelli "avvisati"

Conclusa l’indagine: avrebbero ottenuto un impiego e uno stipendio fornendo requisiti inesistenti

Il pm Mariano Fadda

Como - Un’inchiesta nata due anni fa a Vallo della Lucania, nel Salernitano, su un giro di falsi diplomi che consentivano di ottenere elevati punteggi da spendere nelle graduatorie pubbliche. Ma da quel punto di partenza, l’Istituto Professionale Passerelli di San Marco di Castellabate, si era estesa in tutta Italia, raggiungendo tutti i soggetti che si riteneva avessero beneficiato di quegli attestati per ottenere un posto di lavoro in scuole pubbliche. Così a Como, erano state trasmesse le posizioni di otto indagati, ai quali ora è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini, che li accusa di reati identici: falso materiale e ideologico, e truffa ai danni dell’ente pubblico, il Ministero della Pubblica Istruzione.

Le condotte ricostruite dal pm Mariano Fadda, si sarebbero concretizzate in contratti ottenuti come ausiliari in numerose scuole comasche dal 2017, nelle quali avrebbero ottenuto ingiustamente un impiego e uno stipendio, rappresentando requisiti che si sono rivelati inesistenti. Indagati sono Francesca Aiello, 28 anni residente a Novedrate, che aveva ottenuto l’inserimento in istituti, tra cui il Sant’Elia di Cantù e al Jean Monnet di Mariano Comense, Maria Carmela Duraccio, 42 anni di Napoli, Istituto Comprensivo Como Prestino, Michele Iervolino, 40 anni, di Napoli, inserito all’Istituto Comprensivo di Bellagio, Marco Guercio, 37 anni di Salerno, che ha lavorato negli istituti di Gravedona ed Uniti e Porlezza, Antonio Fattorusso, 28 anni di Napoli, inserito al Comprensivo di Villa Guardia, Caterina Grazia Tallarita, 45 anni di Locri, ausiliaria nei comprensivi di Cermenate e Mozzate. Infine Maria Esposito, 39 anni e Luigia Esposito, 52 anni: entrambe di Salerno, pur avendo presentato domanda con falso attestato di diploma, non avevano ottenuto incarichi.