Il numero di frontalieri è in aumento in in tutta la Svizzera tranne in Canton Ticino dove, per il secondo trimestre consecutivo, si registra un calo. In base ai dati dell’Ufficio federale di statistica riferiti al quarto trimestre del 2024, sono 78.683 i lavoratori, provenienti in gran parte dalle province di Como e Varese, in diminuzione dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un dato ancor più eclatante se confrontato con la tendenza del resto della Confederazione elvetica dove il numero di lavoratori con il permesso G è stato di poco inferiore a 407mila, in aumento del 2,9% rispetto a un anno fa. La maggior parte dei frontalieri è come noto impiegata nel settore dei servizi (284mila, +3,6% su base annua), seguono l’industria (120mila, +1,4%) e poi ci sono agricoltura e allevamento (2800, +4,8%). Complessivamente in tutta la Svizzera i frontalieri italiani sono 91mila, in diminuzione dell’1,6% rispetto a un anno fa proprio per colpa della flessione in Canton Ticino. Sono in aumento invece francesi e tedeschi, rispettivamente 236mila (+5,3%) e 66.500 (+1,6%).
Ro.Can.