PAOLA PIOPPI
Cronaca

Cabiate, quattro anni di botte al padre e al fratello minore: “Fermate mio figlio”

Il primogenito di 34 anni si accaniva sul secondo e sull’anziano genitore 75enne, che alla fine ha deciso di denunciare. La Procura valuta provvedimenti a tutela delle vittime

Le indagini sono affidate ai carabinieri

Le indagini sono affidate ai carabinieri

Cabiate (Como) - L’ultima aggressione, quella che ha spinto l’uomo a denunciare il figlio, è avvenuta mentre erano in auto. Era al volante e stava guidando quando il figlio lo ha preso a pugni e schiaffi fino a provocargli un trauma facciale.

Dopo le cure mediche, si è rivolto ai carabinieri della tenenza di Mariano Comense e raccontato quattro anni di violenze, aggressioni e umiliazioni subite da lui e dal figlio minore, 28 anni, da parte del maggiore, 34 anni. La vittima ha 75 anni, è arrivato dalla Siria decenni fa. Due figli nati e cresciuti in Italia senza problemi, fino a quattro anni fa, quando il maggiore ha iniziato a bere e a fare uso di droghe. Il padre e il fratello minore hanno sempre cercato di risolvere tutto all’interno delle mura domestiche, facendo i conti con insulti, minacce e percosse sempre più frequenti.

Loro due destinatari privilegiati degli scattI di ira e violenza del trentaquattrenne, che a volte si scagliava anche contro il resto della famiglia. Negli ultimi tempi, la situazione sarebbe ulteriormente degenerata: durante l’ultima lite, il fratello minore è stato colpito con una bottigliata alla testa, che gli ha causato un ferita non lieve. Poche ore dopo è toccato al padre aggredito mentre guidava. Due episodi in sequenza che hanno spinto l’uomo a rivolgersi ai carabinieri, e a sporgere contro il figlio una denuncia.

Dagli accertamenti è emerso che il trentaquattrenne aveva già ricevuto un ammonimento del questore di Como, qualche mese fa, rivelatosi inefficace. Ora saranno avviate indagini da parte dei carabinieri per meglio ricostruire quattro anni di vessazioni, e la Procura valuterà se adottare dei provvedimenti a tutela delle vittime.