di Paola Pioppi
Con la ruota della moto, ha urtato il cordolo dello spartitraffico, ed è caduto a terra. L’aspetto più drammatico dell’incidente costato la vita a Francesco Chirico, 56 anni di Fino Mornasco, è stato che in quella caduta ha perso il casco, battendo la testa a terra. L’uomo la scorsa notte era alla guida del suo scooter, un Kymco 300, e stava percorrendo via Giuseppe Bayer ad Acquanera, zona Camerlata, all’innesto tra via Pasquale Paoli e via Clemente XIII. Ha fatto tutto da solo, forse a causa di una leggera sbandata o una distrazione: con la ruota anteriore ha colpito l’isolotto salvagente che fa da spartitraffico, e non ha più ripreso il controllo della moto. E’ finito a terra, il casco si è sganciato, ed è morto sul colpo. Quando i soccorritori del 118 sono intervenuti alla 1.30 della notte tra mercoledì e giovedì, chiamati dai passanti, per lui non si poteva fare più nulla e il medico ha constatato il decesso sul posto. A quel punto i carabinieri del Radiomobile di Como, hanno svolto i rilievi per capire cosa fosse accaduto, e ricostruire la dinamica di quell’incidente senza testimoni, che aveva lasciato a terra Chirico senza casco. Arrivando a capire che la moto aveva appunto urtato il bordo di cemento, si era destabilizzata, e che il casco si era sganciato nella caduta, esattamente nel momento in cui avrebbe dovuto proteggerlo. Una dinamica che è apparsa chiara al termine della ricostruzione: ora il magistrato di turno della Procura di Como, Mariano Fadda, valuterà se disporre ulteriori accertamenti, tra cui l’autopsia, oppure se ritenere esaustivo quando raccolto finora. L’incidente è avvenuto nella stessa zona in cui la notte del 20 ottobre 2019 era stato investito e ucciso a 22 anni Gaetano Banfi: urtato da un’auto nel sottopassaggio di via Clemente XII, mentre tornava a casa a piedi al termine di una serata passata con gli amici. Il processo al presunto investitore, iniziato un anno fa, nei prossimi giorni potrebbe avviarsi alla conclusione. Banfi era stato trovato ormai senza vita steso a terra, urtato da un’auto in un tratto buio del sottopassaggio.