Campione d'Italia (Como), 15 agosto 2018 - Soppressi il corpo di polizia locale e i controllori del Casinò, si salvano invece un paio di impiegati dell’ufficio postale ma per il semplice motivo che l’ufficio più vicino è a Ponte Chiasso, a oltre venti chilometri di distanza. La coperta è corta, anzi cortissima in municipio a Campione da quando sono stati annunciati 86 esuberi su 102 dipendenti e ieri Roberto Salmoiraghi ha annunciato come intende ridistribuire il personale: da cinque aree si passerà a sole due che raggruppano i servizi rivolti alla cittadinanza e quelli di supporto alle attività del Comune. Una decisione che è stata presa ieri, poche ore prima dell’incontro voluto dai sindacati a Como alla presenza del prefetto Ignazio Coccia.
«Noi siamo rientrati dalle ferie vista la delicatezza della situazione, invece il sindaco Salmoiraghi non si è neppure degnato di venire, delegando la segretaria generale (la dottoressa Lucia Amato,ndr): anche per questo l’incontro ha avuto esito negativo e i problemi rimangono tutti sul tavolo - spiega Vincenzo Falanga segretario della Uil Funzione Pubblica Como - Non solo a Campione hanno atteso l’inizio del vertice in Prefettura per pubblicare sull’albo pretorio la nuova pianta organica, senza neppure informarci prima. Da una prima lettura emergono molte criticità e scelte che sono difficilmente spiegabili se non considerando che il nostro interlocutore, ovvero il sindaco, in questo momento è poco lucido. Non si spiega altrimenti la soppressione della polizia locale e dei controllori del Casinò, questi ultimi una peculiarità di Campione d’Italia comunque strettamente legati al ruolo di controllo che il Comune ha sempre esercitato sulla casa da gioco. Ci chiediamo cosa potrebbe succedere se domani il casinò dovesse riaprire, come tutti ci auguriamo.
E’ un po’ come se Salmoiraghi avesse certificato, nero su bianco, la volontà del Comune di non occuparsi più della casa da gioco». Nel pomeriggio l’amministrazione ha diffuso un comunicato in cui ha precisato di aver approvato la nuova pianta organica, ma anche rilevato delle criticità rispetto alla peculiarità dell’ex-clave che verranno comunicate al Ministero dell’Interno. «La previsione dettata dalla norma per la generalità dei Comuni italiani, non tiene conto delle specificità e peculiarità del Comune di Campione d’Italia, che deve svolgere le molteplici funzioni pubbliche aggiuntive rispetto a quelle degli altri Comuni del territorio nazionale e farsi carico di servizi che nel resto del territorio nazionale sono garantiti dallo Stato o da altri enti pubblici – si specifica nella nota diffusa dal Comune – Necessitiamo di una dotazione organica di gran lunga superiore a quella media stabilita».