ROBERTO CANALI
Cronaca

Cantù si riprende la piazza dopo le violenze: in centinaia alla manifestazione

In piazza Garibaldi finita si sono dati appuntamento i ragazzi delle associazioni antimafia e tanti sindaci

Centinaia di persone in piazza Garibaldi a Cantù

Centinaia di persone in piazza Garibaldi a Cantù

Cantù (Como), 24 marzo 2019 - In dubbio fino a una decina di giorni fa alla fine a Cantù hanno deciso di bere un caffè in piazza contro le mafie e hanno fatto bene. Il quella piazza Garibaldi finita, suo malgrado, nelle intercettazioni della Dda di Milano come territorio di conquista dei giovani boss della ‘ndrangheta ieri si sono dati appuntamento i ragazzi delle associazioni antimafia, Confcommercio, Confesercenti, Centro Studi Sociali contro le mafie San Francesco, Cisl, Libera, Confartigianato e tanti sindaci, almeno una trentina, arrivati da tutta la provincia di Como con indosso la fascia tricolore.

«Ero convinta che dopo quel che è successo la città dovesse mandare un segnale forte e questa piazza così gremita è il segnale migliore – ha spiegato il vicesindaco Alice Galbiati che ha voluto la manifestazione anche quando la Consulta per la legalità voluta dal Comune ha bocciato l’iniziativa temendo che con poco tempo a disposizione l’evento potesse tradursi in un flop – Tra due mesi Cantù andrà al voto e sicuramente il tema della legalità dovrà essere un punto fermo per tutte le forze politiche che possono dividersi su tante cose, ma non sul rispetto delle regole che sono la base del nostro vivere comune». E’ venuto a prendersi un caffè a Cantù anche Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia. «Purtroppo la nostra regione non è immune dalla penetrazione della cirminalità organizzata – ha ricordato De Corato - nel 2017 la Lombardia si è collocata al quinto posto tra le regioni con il maggior numero di beni immobili e aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.

Da Cantù, oggi, si è perciò alzato forte il nostro no ad ogni possibile forma di infiltrazione mafiosa nella società e nelle istituzioni lombarde«. Una ricerca condotta per Eupolis da un team di studenti dell’Università Statale di Milano coordinati dal professor Nando Dalla Chiesa ha evidenziato il proliferare, accanto a mafia e ‘ndrangheta di associazioni a delinquere straniere. - «Accanto ai settori di interesse della criminalità tradizionali come il commercio, il trattamento dei rifiuti, il ciclo del cemento, la filiera ortofrutticola e la ristorazione si sono registrate penetrazioni in settori nuovi come quello sanitario e turistico, in particolare tra gli affittacamere – ha proseguito l’assessore – L’appello che rivolgiamo ai cittadini è di non avere paura e denunciare appena questi fenomeni si presentano, la regione è dalla loro parte insieme alle altre istituzioni. Per Cantù abbiamo approvato nei mesi scorsi lo stanziamento di 200mila euro che serviranno all’ammodernamento e la riqualificazione della caserma dei carabinieri».