
Polizia
Cantù (Como), 3 maggio 2017 - E' stato estradato in Austria e interrogato, ma si è difeso sostenendo di non avere nulla a che fare con quell’omicidio. Antonio Gugliuzzo, 41 anni residente a Cantù, con un recente domicilio in Austria, legato al mondo dei collezionisti delle auto da rally, è accusato dalle autorità di polizia tirolesi, di aver strangolato un dipendente di banca di Innsbruck, Reinhard Stuefer, 48 anni, strangolato a metà febbraio in Tirolo e chiuso nel bagagliaio di un’auto, avvolto in un tappeto. Auto risultata intestata a Gugliuzzo, che si sospetta fosse in procinto di essere portata in Italia, probabilmente con ancora il cadavere nel baule.
Una operazione che sarebbe stata fatta da un complice dell’omicida, su cui sono ancora in corso accertamenti, ma nel frattempo Gugliuzzo, ricercato con il sospetto che possa essere l’esecutore materiale del quel delitto, era stato intercettato a arrestato a Marsiglia pochi giorni dopo.
Era alla guida di una delle auto della vittima, una Subaru Impreza. La seconda auto oggetto di ricerca, sempre di proprietà della vittima e sparita, una Mitsubishi Lancer, è invece stata rintracciata dalla Squadra Mobile della Questura di Como da un concessionario del capoluogo, che l’aveva comprata per 40mila euro, e messa sotto sequestro, a disposizione delle autorità austriache. Ora Gugliuzzo, rimandato in Austria in esecuzione della richiesta di estradizione, è stato sottoposto a interrogatorio, nel quale si è difeso dall’accusa di aver strangolato Stuefer e di averlo nascosto nel bagagliaio dell’auto abbandonata a Baumkirchen, poco distante da Innsbruck.