Como, 26 febbraio 2021 - Hanno raggiunto quota 70.115 i frontalieri italiani in Canton Ticino, secondo l'ultimo dato pubblicato dall'Ufficio di Statistica, in aumento rispetto al terzo trimestre di 198 unità. Un dato in crescita anche rispetto al 2019 quando i lavoratori italiani che ogni giorno si recavano al lavoro oltreconfine erano 69.592. In aumento soprattutto i lavoratori del terziario (45.550) che sono occupati soprattutto nel commercio (10.972 impiegati), ma sono cresciuti anche medici, infermieri e assistenti sociali (4.349).
In aumento anche il divario tra lavoratori svizzeri e stranieri, italiani e non solo. In Canton Ticino i lavoratori stranieri sono 121.900 contro 112mila locali, nel giro dell'ultimo anno i lavoratori autoctoni hanno perso 6mila posti di lavoro, praticamente al livello del 2009, con la differenza che allora rappresentavano il 55% della forza lavoro impiegata in Canton Ticino e oggi sono pari al 47.9%.
Secondo l'Ufficio di Statistica nel quarto trimestre del 2020 l’occupazione in Svizzera è in decremento a causa della crisi legata dal coronavirus. Il Ticino è la regione che presenta la contrazione di gran lunga più marcata: -4,4%. Sono andati persi circa 10 mila posti di lavoro rispetto al 2019, quando se ne contavano 229.000.