PAOLA PIOPPI
Cronaca

Coltellate in piazza a Cantù, il diciottenne arrestato: “Mi hanno provocato”. Il mistero dietro alla maxi rissa

Accusato di tentato omicidio aggravato in concorso con tre minorenni. Al setaccio dei carabinieri i video per accertare dinamica e responsabilità

CANTÙ – “Sono stato provocato”. Così il diciottenne fermato per il triplice tentato omicidio di sabato notte in piazza Garibaldi, avrebbe detto, nell’immediatezza, ai carabinieri che lo hanno arrestato, dai quali si è presentato spontaneamente dopo l’individuazione dei tre amici.

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Una versione tutta da verificare, mentre si sta cercando di ricostruire il motivo scatenante della rissa che ha condotto tre persone in ospedale e quattro giovanissimi in carcere. Le condizioni dei feriti ieri sono state dichiarate in netto miglioramento, mentre i ragazzi sottoposti a fermo – tre minorenni di 14, 16 e 17 anni, e Reda Tamra, 18 anni, di Cantù – sono in attesa di affrontare l’interrogatorio con il Gip al Beccaria e al Bassone.

Al momento sono accusati di tentato omicidio aggravato in concorso e di rissa, ma questa seconda ipotesi è del tutto ipotetica, in attesa di capire se veramente i due gruppi, quello degli adulti rimasti feriti, rispettivamente di 44, 33 e 28 anni, e quello dei ragazzini, si siano veramente affrontati, o se piuttosto si sia trattato di una aggressione di una parte verso l’altra, iniziata mentre si trovavano al centro della piazza. Tutti hanno subito lesioni da arma da taglio a torace e addome, il primo ferito è stato raggiunto da un fendente che sarebbe stato sferrato frontalmente dal diciottenne.

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Dai video raccolti finora, che i carabinieri stanno ancora guardando per ricostruire i momenti dei ferimenti, sembra che i ragazzi fossero in atteggiamenti aggressivi, e non difensivi. Ma davanti al giudice potranno rendere la loro versione, da incrociare con le dichiarazioni dei tanti testimoni presenti e dei video. Gli stessi feriti, saranno man mano ascoltati dai carabinieri. Nel giro di poche settimane, è il terzo episodio di aggressione avvenuto nei dintorni di piazza Garibaldi, sfociato in ferimenti, lesioni inferte anche utilizzando bottiglie rotte, ma mai utilizzando coltelli.

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I due precedenti risalgono all’11 e al 19 maggio, per i quali sono aperti fascicoli in Procura a Como, tuttora contro ignoti, in attesa di arrivare a identificare i partecipanti, anche se è plausibile che siano da ricondurre allo stesso gruppo ormai noto, di cui fanno parte numerosi giovanissimi, molti dei quali minorenni.