Cantù (Como) – Regole per l’accesso e la permanenza all’interno dei locali pubblici, per favorire il "sereno svolgimento" delle attività, videosorveglianza gestita dal titolare del locale, possibilità di individuare un referente della sicurezza in ciascun esercizio. Inoltre iniziative per favorire la presenza di famiglie, e più in generale per ampliare la platea di utenti, per "aumentare la fruibilità degli spazi cittadini da parte dell’intera comunità locale". Sono le iniziative pensate per intervenire soprattutto nella ormai nota "malamovida" che caratterizza da mesi le serate del centro di Cantù e di piazza Garibaldi, emerse dalla Riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, presieduta dal Prefetto Andrea Polichetti.
Si è svolta mercoledì in Prefettura, con la presenza anche dei rappresentanti provinciali delle associazioni di categoria dei pubblici esercenti. La riunione è stata convocata per sollecitare iniziative da parte della categoria soprattutto nell’area canturina, per "emarginare tutte quelle situazioni di turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica e per la quiete pubblica, promuovendo "buone pratiche" presso la platea degli esercizi pubblici". Il risultato è stato uno specifico Protocollo di intesa, da cui emerge una stretta collaborazione tra associazioni, gestori, forze di polizia e Comuni. Impegni che ora dovranno essere concretizzati, "in primis su quelle aree territoriali oggi più interessate a fenomeni criminali – specifica la Prefettura - che si sviluppano all’interno e nelle immediate vicinanze di locali pubblici, collegati frequentemente all’abuso di sostanze alcoliche".
Al termine dell’incontro il Prefetto Polichetti ha evidenziato che "il dialogo con gli esercenti pubblici è importante perché gli stessi si mettano nella condizione di offrire ai cittadini i propri servizi in serenità e sicurezza. I gestori possono e devono pretendere condotte appropriate da parte dei clienti". Una "malamovida" che "crea disagi e conseguenze anche agli stessi locali – sottolinea il presidente di Confcommercio Como Giovanni Ciceri – Per questo, tra gli impegni dei gestori che aderiscono al Protocollo, ci sarà la collaborazione con le forze dell’ordine per segnalare tempestivamente situazioni di illegalità o di pericolo di cui vengono a conoscenza presso gli esercizi".