Cantù, 20 novembre 2024 – La prima ragazzina è finita a casa sua la notte di Halloween dello scorso anno, le altre due pochi mesi dopo, durante i festeggiamenti di Capodanno, con un epilogo identico: un film da vedere insieme, uno spinello di marijuana, gli abusi sessuali.
Ieri mattina, Stefano G., insegnante di 36 anni di Cantù, è finito agli arresti domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Como, che lo accusa di violenza sessuale su minore e detenzione e cessione di stupefacenti a minorenni.
Il lupo e le prede
Di professione informatico, il prof G., fino allo scorso anno scolastico insegnava la sua materia in un istituto superiore del Canturino, con un contratto di libera professione, non rinnovato. Le indagini, condotte dai carabinieri di Cantù e coordinate dal sostituto procuratore di Como Antonio Nalesso, sono partite un anno fa, dopo il primo episodio.
Era stata la stessa vittima, una ragazza di 17 anni , a presentarsi dai carabinieri per sporgere denuncia, raccontando di aver conosciuto l’uomo in un bar di Cantù il 31 ottobre, e di aver familiarizzato. Finendo con l’accettare l’invito a casa per vedere un film, che sarebbe proseguito con la cessione di marijuana e poi l’abuso.
I militari hanno quindi avviato gli accertamenti, iniziando a sentire una quantità di ragazzine, per raccogliere testimonianze ma anche per capire se si trattava di un caso isolato.
Era così emerso che la notte di Capodanno, mentre era in giro per i festeggiamenti, aveva incontrato le altre due ragazzine, due amiche di 15 e 13 anni: una delle due lo conosceva già, sapeva che era un insegnante.
Anche loro hanno detto di aver accettato l’invito a casa per vedere un film, e di aver fumato marijuana, per poi essere vittime a loro volta di atti sessuali.
Raffica di testimonianze
All’identificazione delle due ragazzine, i carabinieri sono arrivati sentendo le testimonianze di altre coetanee, una delle quali aveva riferito di essere al corrente dell’episodio di Capodanno, fornendo indicazioni per risalire a una delle due adolescenti. Tutte sentite con audizioni protette.
Nei mesi scorsi, il docente è stato indagato e la sua abitazione è stata perquisita, con l’acquisizione di supporti informatici che nel frattempo sono stati affidati a un consulente per verificarne i contenuti.
Da ieri mattina, l’uomo è in arresto presso la propria abitazione di Cantù, dalla quale potrà uscire nei prossimi giorni per andare in Tribunale e sottoporsi all’interrogatorio di garanzia: sarà la sua occasione per rispondere alle accuse che hanno motivato la misura cautelare e l’esigenza di metterlo agli arresti, e dare una sua versione di quanto dichiarato dalle tre ragazze.