
Lucio Dalla
Carimate (Como), 18 novembre 2020 - «Chissà chissà domani , su che cosa metteremo le mani…" sembra scritta per raccontare le paure e le incertezze di questi giorni Futura di Lucio Dalla, tornata a passare in radio in questi giorni come pezzo simbolo dell’album Dalla, uno dei più belli scritti dal grande cantautore bolognese e praticamente nato in provincia di Como, esattamente quarant’anni fa negli studi della Stone Castle Studios all’interno del Castello di Carimate. È Qui che Lucio Dalla ha inciso i tre dischi della sua maturità artistica, per la prima volta anelle vesti di cantautore, una svolta iniziata con "Come è profondo il mare", proseguita con "Lucio Dalla" e infine "Dalla" che contengono capolavori come Anna e Marco, L’Ultima luna, L’anno che verrà, Balla balla ballerino e Futura. Pezzi memorabili che semplicemente non ci sarebbero senza il genio visionario e un po’ folle di Antonio Casetta, discografico della Bluebell che fondò Produttori Associati con l’idea di rivoluzionare la musica, d’autore e non solo, italiana.
In anni difficili, sotto molti punti di vista, Antonio Casetta decise di investire in tecnologia all’avanguardia e soprattutto in una rivoluzione del processo creativo: artisti, musicisti e tecnici avrebbero dovuto lavorare gomito a gomito in un ambiente isolato, per dedicarsi in maniera totale alla creazione dei loro dischi. Il castello di Carimate era perfetto e non a caso qui aprirono gli Stone Castle Studios che in pochi anni divennero un luogo mitico per la musica di quegli anni. "Lucio i testi li scriveva di notte perché aveva bisogno del vuoto intorno – rievoca quel periodo Ricky Portera, lo storico chitarrista degli Stadio in una intervista rilasciata a Rolling Stone – Mangiava cotolette e poi scriveva nella sala del camino allo Stone Clastle di Carimate fino al mattino seguente. Ci sono state sere in cui eravamo lì solo io, lui, i grandi cani del castello e il custode. Da quella solitudine trapelava anche un senso di profonda malinconia. Il suo lato molto dolce, delicato e amaro. Lui era così".
Poi i tempi cambiarono e la musica con loro, Casetta finì travolto da debiti e lo studio proseguì ancora per qualche tempo grazie all’intuito di Red Canzian dei Pooh, poi chiuse e si trasformò in un hotel di lusso anche quello costretto a chiudere vent’anni dopo. L’anno scorso Castello di Carimate è passato definitivamente di mano, acquistato da un gruppo italiano specializzato nel settore dell’accoglienza che oltre all’immobile di 7.335 meri quadri è diventato proprietario di un parco e un bosco di 5,2 ettari il cui valore complessivo è stimato in poco meno di 12 milioni di euro. Dopo gli anni difficili anche per l’antico castello della musica è arrivato il momento di "aspettare senza avere paura, domani".