
Carnevale di Schignano
Como, 8 febbraio 2015 - Doppio appuntamento con il Carnevale d'autore a Cantù e a Schignano. Nella Città del Mobile è andata in scena la sfilata nel quadrilatero compreso tra via Carcano e Corso Unità d’Italia dei sette carri realizzati con cura certosina dagli artigiani.
A Carnevale si può sorridere sulla crisi che trasforma l’Italia, come hanno scelto di fare gli Amici di Fecchio con il loro carro “Casino o Casinò”, oppure esorcizzare la concorrenza cinese, che si fa sentire anche da queste parti, come hanno deciso di fare i Lisandrin con la loro composizione “L’Oriente fa paura”. Non poteva mancare l’Expo che si aprirà tra meno di cento giorni a pochi chilometri da qui. Non è un caso che il carro dei Baloss sia il più imponente: alto 14 metri, come una casa di quattro piani, racconta l’Esposizione Internazionale che verrà attraverso gli scandali che l’hanno preceduta, non a caso raffigurandola come un grande scheletro. Non poteva mancare un riferimento alla politica locale, alla quale si è ispirato il gruppo Il Coriandolo, con il carro “Tra pagliacci e autorità il palazzetto non si fa”, ispirato alle cronache del Palasport di Corso Europa, i cui lavori sono fermi da un paio d’anni. Gli altri carri erano dedicati a “Ma è finita la fiesta? Altrimenti ci fanno la festa”, “Draghi e magia per poter salvar l’Italia mia” e “Altro giro altra corsa”.
E mentre a Cantù è sfilata la modernità a Schignano sono andate in scena le maschere tradizionali di Brut e Mascarun, accompagnate dai costumi più moderni dei più piccini per la sfilata del Carnevale che raggiungerà il suo clou sabato prossimo e martedì 17 febbraio.