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Cassa di Previdenza. Commercialista in pensione la spunta

La Cassa di Previdenza dell’Ordine dei Commercialisti è arrivata fino in Cassazione per cercare di ottenere ragione di 25mila...

La Cassa di Previdenza dell’Ordine dei Commercialisti è arrivata fino in Cassazione per cercare di ottenere ragione di 25mila euro di contributi ritenuti dovuti da un professionista comasco ormai in pensione. Ma la Sezione Lavoro, ha rigettato il ricorso, disponendo la restituzione dell’importo. Già la Corte d’Appello aveva tenuto la stessa linea contro la Cassa nazionale, nel valutare il ricorso relativo alla "illegittimità delle trattenute operate a titolo di contributo di solidarietà sul trattamento pensionistico e la restituzione degli importi trattenuti", dando ragione al commercialista, assistito dall’avvocato Oscar Fumagalli. La Cassazione condividendo i motivi già espressi in Appello, si è soffermata su un aspetto: "l’inesistenza del potere di applicare il contributo di solidarietà sui trattamenti pensionistici già quantificati e attribuiti". Ritenendo il concetto applicabile a "qualsiasi provvedimento che imponga una trattenuta su quanto già determinato", essendo il caso in esame, il contributo straordinario, al di fuori dei poteri delegati alla Cassa. Quest’ultima è stata condannata a pagare 2mila euro a favore del professionista, e altrettanti alla Cassa Ammende.

Pa.Pi.