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Cavalieri dell’Ordine di Gerusalemme Due nuovi templari alla tavola rotonda

Cerimonia di investitura per una insegnante di Abbiategrasso e un vicentino

Due nuovi cavalieri alla tavola rotonda dell’Ordine sovrano e militare del tempio di Gerusalemme: una insegnante di 50 anni di Abbiategrasso e un giornalista di 33 di Vicenza.

A nominarli cavalieri templari è stato Alberto Zampolli, 75 anni, 47° Gran maestro dell’Orde souverain et militaire du temple de Jerusalem, l’unico discendente legittimato a custodire e tramandare le tradizioni dei difensori dei pellegrini in viaggio verso la Terra Santa. La cerimonia si è svolta nella chiesetta medievale di Santa Maria in Villa Sormani, a Missaglia, sede del Capitolo templare. Il luogo racchiuderebbe tracce dei templari del passato, come se ne troverebbero in Valle Santa Croce, sempre a Missaglia, o nella cripta della chiesetta di San Bernardino a Montevecchia, o sotto il santuario del Monte Vedetta, come era appellato originariamente il colle di Montevecchia.

Il rito antico si svolge in prossimità del solstizio d’estate o d’inverno: la veglia d’armi di un’intera notte, il dono della cappa bianca e della spada, l’affidamento del mandato, il giuramento, la purificazione con terra, acqua, aria e fuoco, infine l’investitura a fil di spada. I due prescelti nuovi accolti nell’Ordine si sono uniti a una schiera il cui numero è un segreto, uno dei tanti che circondano i templari.

"I tempi sono cambiati, nessuno di noi vuole imbarcarsi in crociate, ma i valori che diffondiamo restano quelli di sempre – spiega il Gran maestro –. Siamo uomini d’onore la cui parola vale più di ogni scritto. Noi promettiamo, non abbiamo bisogno di giurare, poiché ciò che diciamo è sacro. Assistiamo e aiutiamo i più deboli e sosteniamo un’Europa unica e unita".

Daniele De Salvo