
A destra Silvia Brivio con la mamma
Cermenate (Como), 20 ottobre 2019 - La frase è del drammaturgo americano Neil Marcus e racchiude, nella sua apparente semplicità, una verità profonda: «La disabilità non è una lotta con la vita; la disabilità è un’arte». Con, talvolta, inaspettati doni: quello, per esempio, di riuscire a comunicare attraverso il disegno e la fantasia, o la melodia di una canzone, benché la malattia imbrigli le parole e il corpo e incomba, con le sue fatiche, sulle piccole cose di ogni giorno. Ma c’è chi non si arrende e non arretra: come Silvia Brivio, 36 anni compiuti a gennaio, sulle spalle i tormenti di una sindrome causata da una sofferenza fetale e neonatale, che però, grazie alla sollecitudine dei familiari e della rete di amici accanto lei, ha trovato la sua piccola oasi di serenità. E, adesso, ha anche realizzato un sogno: le “principesse”, a cui il talento artistico di Silvia dà forma e che animano con i loro colori i lunghi fogli bianchi dell’attività educativa svolta regolarmente, con l’assistenza di personale qualificato, presso il Centro diurno per disabili attivo da quasi trent’anni a Cermenate, sono diventate le protagoniste di una nuovissima linea fashion di sciarpe.
“Un guizzo d’ingegno”, lo definisce mamma Rita che, insieme al papà Attilio e alle sorelle Maria e Marta, si prende cura della figlia e supporta anche l’impegno del Centro a favore delle persone in difficoltà: «I colori, il disegno sono, insieme al canto, la grande passione di Silvia - racconta -. Vi si dedica a casa, nel tempo libero, quando ne ha l’occasione. L’idea di trasferire le figure stilizzate sulla stoffa, creando una piccola linea di moda, naturalmente senza ambizioni ma con l’obiettivo di cogliere un’opportunità, è stata di un’educatrice, Eleonora, che già qualche tempo aveva coinvolto in un progetto analogo un altro giovane che frequenta il nostro Centro, Roberto Marelli. Dal proposito ai fatti il passo è stato breve: abbiamo scelto alcuni fra i disegni più accattivanti di Silvia e, grazie alle soluzioni offerte in campo tessile da procedimenti tecnici d’avanguardia, in breve li abbiamo ritrovati sul tessuto. È stata, per tutti, un’emozione grande». L’operazione, s’intende, non ha scopo di lucro; la vendita servirà, come altre iniziative organizzate durante l’anno, a sostenere i percorsi educativi della struttura di via Montale 8, a Cermenate, che, con i suoi diciotto operatori, accoglie fino a trenta persone.
«Vorremmo - aggiunge mamma Rita - che questa diventasse un’occasione per richiamare l’attenzione di quanti, non toccati da simili problemi, sono spesso distratti, o indifferenti, rispetto a ciò che il territorio fa per i disabili e le loro famiglie. Non giudico nessuno: sovente, anzi, anche noi in famiglia ci chiediamo come ci saremmo comportati se, senza Silvia, questa dimensione della vita ci fosse rimasta estranea. E poi - rimarca - vorremmo anche mandare un messaggio a chi, in situazioni analoghe alla nostra, rischia di cadere nello scoraggiamento, o nell’isolamento: un figlio disabile non è uno stigma e neppure una colpa. Noi abbiamo sperimentato che la “rete”, di familiari, amici, educatori, può diventare una straordinaria occasione per crescere insieme. Non si azzera l’affanno ma si impara ad apprezzare i piccoli traguardi. E a guardare avanti».
Il Centro diurno per disabili di Cermenate non è, dotato in proprio di un ramo commerciale in grado di gestire la vendita delle sciarpe in maniera capillare. Coloro i quali, tuttavia, desiderassero informazioni, anche per un’ottima idea regalo in vista del Natale, possono contattare l’indirizzo mail dedicato sciarpecdd@gmail.com e riceveranno tempestiva risposta. «Per il resto - conclude mamma Rita - contiamo di rivolgerci a negozianti che hanno già dato la loro disponibilità. Per Silvia è come una magia divenuta realtà».