Como, 22 febbraio 2019 - Ne ha vinte tante di sfide negli ultimi dodici anni il cinema Gloria, ma adesso in ballo c’è la sua stessa sopravvivenza: o il circolo Arci Xanadù che ce l’ha in gestione riuscirà ad acquistarlo oppure l’intero complesso verrà abbattutto e al posto del Gloria sorgerà una palazzina. Sembra la trama di «Sing» e invece è tutto vero, il termine per trovare i 750mila euro necessari a salvare il Gloria scade a maggio del 2020, ma la raccolta inizierà molto prima già il 1 marzo con uno spettacolo in via di definizione aperto a tutti i soci dell’Arci e naturalmente a tutti coloro che hanno a cuore il futuro del cinema. «Venerdì 1 marzo iniziato ufficialmente la raccolta, ma è da mesi che abbiamo iniziato a darci da fare interpellando i nostri soci e cercando di coinvolgere anche persone all’esterno di Arci Xanadù – spiega il presidente Enzo D’Antuono – Tutti ci hanno detto di non mollare e sono pronti a mettersi in gioco, per questo abbiamo deciso di intraprendere questa impresa».
I testimonial eccellenti non mancano: il manifesto l’ha disegnato Zerocalcare che ha trovato anche lo slogna «Manchi tu nell’aria», in omaggio al Gloria con buona pace di Umberto Tozzi che è invitato a sostenere l’iniziativa, poi ci sono i registi Marco Bellocchio, Mario Martone, Davide Ferrario, Roberta Torre, Massimo amboni del Csi, Davide Toffolo dei “Tre allegri ragazzi Morti”, Cisco e i Gang con l’obiettivo di arrivare a Paolo Virzì che in passato si era battutto per un altro cinema chiuso da anni, il Politeama, e magari George Clooney. «Il primo passo sarà raccogliere i primi 100mila euro entro il prossimo 10 giugno, termine entro cui dovremo firmare il compromesso con la proprietà. Il preventivo d’acquisto dello stabile è di 750mila euro, compresi anche la manutenzione straordinaria e le spese di gestione ripartiti in un mutuo ventennale di 250.000 euro, un fondo di prestito sociale di 130.000 euro e una raccolta fondi di 350.000». Ognuno può contribuire alla sopravvivenza del cinema Gloria acquistando un mattone al prezzo simbolico di 100 euro, ma chi vuole può donare anche molto di più. «Apriremo un conto corrente dedicato controllato da due garanti come Luigino Nessi e Walter Gatti, poi ci appoggeremo a una piattaforma di crowdfunding».