Offrivano un pacchetto chiavi in mano per ottenere la cittadinanza italiana: arrivo in aereo dal Brasile, residenza abituale fittizia e iscrizione all’anagrafe grazie alla collaborazione di una funzionaria dell’anagrafe compiacente, Isabella Barelli 52 anni di Bizzarone. Così 171 cittadini carioca che seguendo le procedure regolari avrebbero impiegato anche dieci anni per riuscire a ottenere la cittadinanza italiana, sono riusciti a completare le pratiche nell’arco di pochi mesi. Proprio l’elevato numero di richieste ha insospettito una collega della funzionaria dell’anagrafe infedele, anche lei dipendente del Comune di Uggiate Trevano, che ha segnalato l’anomalia agli agenti della Polizia locale. È nata così l’inchiesta che ha portato all’arresto della funzionaria e della sua complice, una intermediaria brasiliana residente in Canton Ticino, Cinthia Roberta Goncalves, che si occupava di organizzare, come fosse una agenzia turistica, l’arrivo dei connazionali e l’alloggio temporaneo per avviare la pratica di cittadinanza.
La questura di Como ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare con l’accusa, nel caso della funzionaria infedele di falso in atto pubblico e falso ideologico. Mentre lei è finita ai domiciliari alla complice svizzera è andata anche peggio, visto che è stata portata in carcere in Canton Ticino. Altre quattro persone sono indagate a piede libero, si tratta dei proprietari di casa che fornivano la residenza fittizia ai cittadini brasiliani. "Purtroppo abbiamo appreso la notizia della nostra ex impiegata all’anagrafe - spiega il sindaco Ermes Tettamanti, eletto poche settimane fa alla guida del nuovo comune di Uggiate con Ronago, nel quale è confluito Uggiate Trevano - Dal primo di luglio è in servizio a Rodero, dove ha vinto un concorso. La notizia è sicuramente scioccante, mi consola sapere che è difficile oggi farla franca, l’onestà degli altri impiegati e la professionalità della nostra Polizia locale , hanno permesso di interrompere l’illecito". Sono stati inoltre perquisiti anche gli uffici anagrafe di Cucciago, Blevio e Rodero con il sequestro di numerosi fascicoli inerenti le cittadinanze iure sanguinis dei cittadini brasiliani residenti in quei comuni.