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Coca in pancia. Finisce in manette

Coca in pancia. Finisce in manette

Il primo ad accorgersi che addosso aveva qualcosa di interessante, è stato il cane antidroga della Guardia di finanza in servizio a Brogeda. Si è avvicinato a lui e ha iniziato a puntarlo, felice per il premio che avrebbe ricevuto dal suo conduttore. Non ha sbagliato: Saturday Nweabi, nigeriano di 30 anni residente all’estero, nel suo zainetto aveva 25 ovuli di cocaina, suddivisi in due diversi involucri, per circa 280 grammi di sostanza. L’uomo sabato pomeriggio viaggiava su un bus di linea proveniente da Amsterdam e diretto a Milano, che si è fermato in dogana a Brogeda per i consueti controlli sui passeggeri. Che vengono svolti anche con l’ausilio dei cani antidroga.

Quel ritrovamento all’interno dello zaino, era solo una parte di ciò che sarebbe emerso nelle ore successive: perché i finanzieri, dopo le prime domande per capire le circostanze in cui il trentenne stava trasportando droga, hanno avuto il sospetto che ci fosse anche altro, e l’hanno quindi portato in ospedale al Sant’Anna per sottoporlo a una radiografia. Si è così visto che nello stomaco aveva molti altri ovuli. In tutto 49, come si è scoperto qualche ora dopo. Altri 550 grammi di cocaina, per un totale di 830 grammi di stupefacente. Un valore commerciale importante sul mercato al dettaglio, che potrebbe sfiorare i 50mila euro.

La droga è stata messa sotto sequestro in attesa di verificarne il grado di purezza e il quantitativo esatto in termini di singole dosi. Nweabi è stato arrestato per traffico di stupefacenti, e si trova in carcere al Bassone, dove oggi sarà interrogato dal Gip Walter Lietti. Potrà decidere di tacere, o di raccontare per chi stava lavorando, perché, come è sempre avvenuto in questi casi, si tratta di corrieri che accettano – a rischio non solo di arresto e condanna, ma della vita – di trasportare lo stupefacente in cambio di compensi tutt’altro che elevati. Pa.Pi.