Bellagio (Como), 18 dicembre 2024 – In pieno inverno, quando Bellagio si svuota dalla massa di turisti che invadono ogni angolo, si intrufolava in ristoranti e alberghi, commetteva furti e poi spariva. Perché per sfuggire alle telecamere, aveva capito che gli conveniva aspettare ore prima di muoversi, in modo che la sua auto non venisse più messa in relazione con i furti. Fino a quando i carabinieri di Bellagio hanno capito chi era e come si muoveva: Dritan Dingo, albanese di 48 anni, per quei furti è stato condannato a 4 anni e 9 mesi di reclusione. Un sentenza che, pur diventata definitiva, al momento non verrà eseguita, perché nel frattempo l’uomo è stato espulso dall’Italia. I colpi risalgono al periodo tra novembre e dicembre 2021, quando erano stati presi di mira una abitazione e un hotel di Bellagio. Il bottino era stato tutt’altro che soddisfacente: nulla dalla casa, per cui l’accusa si è ridotta alla sola violazione di domicilio, e un paio di scarpe dall’hotel. In auto, gli erano stati inoltre trovati un giubbetto di marca e un piumino da uomo, non di sua proprietà. Ma qui era stata anche messa a soqquadro la sala delle colazioni e danneggiata una porta finestra. Per arrivare a lui, i carabinieri avevano acquisito una serie di immagini di videocamere presenti sul territorio, inizialmente senza rilevare corrispondenze tra chi entrava e usciva negli orari dei furti. Salvo poi capire che l’auto guidata da Dingo, si fermava a lungo prima di andarsene, e di fatto era stata individuata grazie a una serie di appostamenti. Inoltre, una volta circoscritto il sospettato, era stato notato che aveva una camminata claudicante, altro dettaglio che corrispondeva a quanto visto nelle immagini. Un mese dopo i furti, nella sua auto erano state trovate le scarpe rubate al ristorante, e Dingo formalmente indagato.
CronacaColpiva negli hotel di Bellagio: 4 anni e 9 mesi di reclusione al ladro claudicante