PAOLA PIOPPI
Cronaca

Como, il maxi giro di fatture false della società di carburanti con la complicità di un’impresa svizzera

Operazione della Guardia di Finanza scaturita da una verifica fiscale: sequestrati beni per un milione di euro. Cinque indagati

Indagini della Guardia di Finanza (Archivio)

Indagini della Guardia di Finanza (Archivio)

Como – I finanzieri del comando provinciale Como hanno sequestrato oltre un milione di euro a una nell'alto lago, che opera nel settore degli idrocarburi. L’accusa è di aver emesso fatture false attraverso società “cartiere”. Cinque le persone indagate. 

Il decreto è stato emesso dal gip del Tribunale di Como, su richiesta della locale Procura della Repubblica, "per il fondato rischio di dispersione del patrimonio da parte degli indagati, per le ipotesi di reato di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti".

L'indagine è scaturita da una verifica fiscale eseguita dai finanzieri di Como nei confronti di una società di capitali, nell'alto lago di Como, che opera nel settore degli idrocarburi.

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Come fa sapere la Guardia di finanza, è stata “contestata l'indebita detrazione dell'Iva nel contesto di fittizie operazioni di acquisto di cemento e prodotti similari, effettuate interponendo società cartiere inesistenti poste sul territorio nazionale ed una società svizzera compiacente”.

Le condotte contestate sono state condensate in 32 capi di accusa per fatti tra il 2016 ed il 2021 ed hanno coinvolto anche società lecchesi e milanesi. Al centro del sequestro preventivo ci sono tre immobili per un valore complessivo di oltre 200mila euro, nonché quote societarie e disponibilità liquide presenti sui conti correnti per oltre 380mila euro.