
Sono migliaia sul Lario
Como, 9 aprile 2015 - Molti di loro sono impiegati come camerieri e addetti negli alberghi di lusso del lago, sono i cosiddetti «stagionali» che rischiano di essere più che penalizzati dalla nuova legge sulla disoccupazione, la Naspi, che ha ridotto la durata degli ammortizzatori sociali. Una situazione potenzialmente esplosiva che riguarda quasi cinquemila persone solo nella provincia di Como, come ha spiegato ieri Ivan Garganigo della Filcams Cgil.
"La Naspi e le nuove regole sull’indennità di disoccupazione entreranno in vigore a partire da maggio – denuncia il sindacato - e se la legge rimarrà così com’è i lavoratori stagionali rischiano di essere fortemente penalizzati. Prima se un lavoratore era occupato almeno dodici mesi nell’arco di un biennio aveva diritto alla indennità di disoccupazione pari a otto mesi, adesso con la nuova legge l’indennità verrà calcolata sull’arco dell’ultimo quadriennio e sarà pari alla metà dei mesi di lavoro svolto. Inoltre se un lavoratore ha già goduto della disoccupazione nell’arco del quadriennio non potrò più goderne. Tutto questo avrà ripercussioni sociali anche pesanti».
In pratica, almeno a livello degli ammortizzatori sociali, si creerà una discriminazione tra chi ha goduto di rapporti di lavoro continuativo e quindi ha accumulato più mesi di servizio e chi, invece, ha lavorato con interruzioni. Il caso dei lavoratori stagionali delle strutture alberghiere che difficilmente possono contare su contratti che superano i sei mesi di durata. Un problema che non fa dormire sonni tranquilli a migliaia di comaschi che proprio in questi giorni, con l’arrivo di turisti stranieri fra le perle del lago, hanno ricominciato a lavorare negli alberghi e nei ristoranti sul lago. Anche per questi nei prossimi giorni il sindacato incontrerà i rappresentanti di Federalberghi, per valutare insieme a loro accordi territoriali che consentano di migliorare le condizioni dei lavoratori, anche in caso di disoccupazione.