REDAZIONE COMO

Ridotto del 40% dal 2008 il settore florovivaistico fra Como e Lecco

Assieme alla zootecnia a indirizzo lattiero caseario, è il principale comparto delle province lariane. Come la zootecnia, risente in modo incisivo della crisi

Florovivaista

Alzate Brianza, 24 maggio 2016 - Il settore florovivaistico, assieme alla zootecnia a indirizzo lattiero caseario, è il principale comparto delle province lariane. E, come la zootecnia, risente in modo incisivo della crisi, come del resto si avverte in tutta la Regione: rispetto al 2008, il fatturato delle aziende del settore si è ridotto di circa il 40 per cento, con punte anche del 50 per cento. Il florovivaismo lombardo muove un giro d’affari di circa 215 milioni di euro all’anno e con il 10 per cento della produzione vivaistica nazionale, la Lombardia è la seconda regione a livello nazionale, dietro solo alla Toscana. A livello regionale, su tutta la filiera del verde, operano circa cinquemila imprese che danno lavoro a più di 14mila persone. In Lombardia la superficie dedicata al florovivaismo supera i seimila ettari e le province più vocate sono Mantova e Cremona, mentre Como, Lecco, Varese e Monza Brianza hanno puntato su produzioni specializzate. Secondo l’ultimo censimento dell’agricoltura, le superfici florovivaistiche a livello provinciale sono così distribuite: Como 480 ettari, Lecco 337, Varese 322 ettari, Sondrio 12, Milano 324, Bergamo 475, Brescia 843, Pavia 232, Cremona 901, Mantova 1.768, Lodi 104 e Monza Brianza 362. I dati emergono da un incontro tecnico svolto ieri ad Alzate Brianza, a cui hanno partecipato il presidente e il direttore della Coldiretti lariana, Fortunato Trezzi e Raffaello Betti. Ai rappresentanti del gran numero di imprese florovivaistiche presenti, sono state illustrate le novità legislative.