PAOLA PIOPPI
Cronaca

Como, aveva rapinato e ferito una prostituta: sessantenne finisce in carcere

L’uomo, di Senna Comasco, stava scontando gli arresti domiciliari: le porte del penitenziario si sono aperte per un residuo di pena di un anno. La rapina risale al 2020

Portato in carcere dai carabinieri di Cantù

Portato in carcere dai carabinieri di Cantù

Senna Comasco, 16 aprile 2025 – Aveva rapinato e ferito una prostituta, a giugno 2020 a Turate. L’uomo, un sessantenne di Senna Comasco, era stato identificato e arrestato due mesi dopo, andando incontro a 7 anni di condanna. Ora l’Ufficio esecuzioni penali della Procura Generale presso la Corte d’appello di Milano, ha emesso nei suoi confronti un ordine di carcerazione, per scontare una pena residua di un anno di reclusione, fino a marzo 2026, aggravando la sua detenzione agli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto negli ultimi tempi. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri di Cantù, che hanno portato al Bassone il sessantenne.

La rapina

La vittima della rapina per la quale è stato condannato, era una prostituta che all’epoca lavorava nella zona di Turate: la scusa di consumare un rapporto sessuale, l’aveva fatta salire in auto, avviandosi verso una zona isolata. Ma poi aveva estratto un coltello, intimandole di scendere dall’auto, per appropriarsi della borsa. Nel tentativo di impedire la rapina, la giovane donna era stata ferita più volte, ma era riuscita a trattenere la borsa con i documenti, consegnando al rapinatore solo i contanti, 400 euro.

L'intervento delle forze dell'ordine

Soccorsa da un’altra prostituta, che aveva chiamato il 118, aveva poi denunciato la rapina e descritto il suo aggressore, consentendo ai carabinieri di Turate di identificarlo e arrestarlo poco più di un mese dopo. Il sessantenne, finito a processo per rapina e porto abusivo di armi, aveva rinunciato a riti alternativi, finendo a processo dibattimentale e rimediando una condanna senza sconti.