ROBERTO CANALI
Cronaca

Como, la Provincia mette in vendita i gioielli

Edifici di pregio all’asta per fare cassa: solo l’ex caserma rimane congelata perchè ci sono i profughi

Villa Saporiti, sede della Provincia di Como

 Como, 22 ottobre 2015 - A completare quadro manca solo il cartello «liquidazione», ma nella sostanza quella decisa dalla Giunta di Villa Saporiti è una vera e propria svendita. All’inizio del 2016, se l’assemblea ratificherà la decisione della presidente Maria Rita Livio, all’asta finiranno ville, dimore storiche e terreni per un controvalore di 25 milioni di euro.

Tra i gioielli di famiglia che verranno messi all’incanto anche palazzi simbolo come Villa Porro Lambertenghi a Cassina Rizzardi, ma anche l’ex caserma dei Carabinieri di via Borgovico, al centro nei mesi scorsi di feroci polemiche per la decisione di trasformarla a rifugio per profughi e addirittura la sede della Prefettura nella centralissima via Volta. Già nei mesi scorsi l’ipotesi era stata paventata, in attesa di capire se i tagli annunciati dalla spending review e il decreto Delrio sarebbero stati confermati. Si era addirittura pensato di iscrivere gli immobili all’interno di un fondo della Cassa Depositi e Prestiti, così da ottenere immediata liquidità, alla fine però ha prevalso la linea della cessione definitiva. All’asta finiranno una trentina tra palazzi e terreni. Ce n’è per tutte le tasche e non mancano gli affari e le curiosità: ad Albese con Cassano ad esempio in vendita è finito il vecchio serbatoio dell’acquedotto, costruito nel 1928, per accaparrarselo basta sborsare mille euro. I pezzi pregiati però sono le dimore storiche: da Villa Porro Lambertenghi, che verrà ceduta a 2 milioni e mezzo di euro, la metà del prezzo di vendita fissato solo un paio di anni fa, dopo tre aste andate deserte. Un prezzo da saldo se si considera che l’antica villa dove si scrissero pagine importanti del Risorgimento conta oltre 6.200 metri quadri di fabbricati, aree di pertinenza per oltre 7mila metri quadri, un parco di due ettari e aree edificabili per oltre un ettaro e mezzo.

Per i 4.460 metri quadri del Palazzo del Governo, in centro a Como, si chiedono 7 milioni e 300mila euro. Per il vicino Palazzo Porro, di 2.100 metri quadri, se ne chiedono 4 milioni e 600mila mentre per i 1.200 metri quadri del Provveditorato agli Studi, in via Zuccoli, basteranno 2 milioni e 600mila euro. Discorso a parte per l’ex caserma dei Carabinieri di via Borgovico, all’asta per 4 milioni e mezzo di euro, ma non immediatamente. Prima infatti si dovrà attendere la fine dell’emergenza profughi, solo una volta trovato un nuovo tetto ai cinquanta richiedenti asilo ospitati al suo interno l’intero edificio potrà essere messo in vendita.