PAOLA PIOPPI
Cronaca

Compravendita di cuccioli al confine Onlus sotto la lente

Como, le famiglie adottanti versavano soldi come rimborso

di Paola Pioppi

Da un lato c’era un gruppo di venti cittadini svizzeri, dall’altro la presidente di una onlus animalista con sede a Cosenza. Tutti riuniti vicino alla dogana autostradale di Brogeda, per una compravendita di cuccioli di cane iniziata su internet. Un assembramento nel quale è intervenuta sabato pomeriggio una pattuglia della Polizia Stradale di Como, scoprendo che era in atto la consegna di 24 esemplari di cagnolini, in attesa di essere definitivamente adottati. Quando i poliziotti hanno fatto le prime verifiche, per meglio capire come fosse organizzata la gestione degli animali, hanno scoperto che le famiglie adottanti versavano 600 euro: 250 euro a titolo di rimborso delle spese di analisi del sangue, visite mediche, vaccini, passaporto, toelettatura e trasporto del cane, oltre a 350 di cifra fissa come donazione. Gli agenti hanno quindi fatto intervenire la Guardia di finanza, la Squadra Volante della Questura, e il personale veterinario di Ats Insubria, per procedere con verifiche nelle rispettive specialità, e valutare la regolarità delle procedure di trasporto e di affidamento dei piccoli animali domestici.

E’ stata identificata la donna che li accompagnava, una cittadina svizzera che ha dichiarato di essere presidente della onlus di Cosenza, e di aver dato appuntamento al gruppo di persone che avrebbe dovuto adottare i 24 cuccioli. Nell’immediatezza è stata emessa una sanzione nei confronti del personale della Onlus, per aver trasportato animali vivi con un veicolo privo dei requisiti, una Mitsubishi con targa svizzera, e per aver condotto un veicolo immatricolato all’estero nonostante l’intestatario fosse residente in Italia da oltre 60 giorni. Su quest’auto c’erano 7 esemplari in due trasportini, mentre una Peugeot viaggiava con altri 17 cani in gabbie e trasportini. Inoltre la documentazione sanitaria relativa a 23 cani era regolare, e sono stati quindi regolarmente consegnati, mentre un solo cane è risultato privo di documentazione idonea ed è stato riaffidato al personale della Onlus. Infine la Gdf, si è riservata di svolgere controlli sulla possibilità della Onlus di ricevere un compenso prestabilito in denaro.