
Un recente sequestro di droga da parte della Guardia di Finanza Nel 2024 sono stati recuperati 1.104 chili di marijuana
COMO – Con i tempi cambiano i metodi che si fanno sempre più ingegnosi e le merci, ma il contrabbando da e verso la Svizzera non cambia mai, anzi per certi versi si è anche intensificato. Del resto ogni giorno, dall’Italia ma anche da Francia, Austria e Germania transitano oltreconfine 2,2 milioni di persone e 1,1 milioni di veicoli ai quali occorre sommare 21mila autocarri. L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini ogni giorno in media registra entrate per 65 milioni di franchi (67,6 milioni di euro), sequestra 87 prodotti contraffatti, ferma 68 persone ricercate o segnalate per l’arresto, individua 5 documenti d’identità falsi, 11 armi vietate, 3 chili di stupefacenti, 80 soggiorni illegali, 18 pacchi con medicamenti o preparati dopanti.
Nel corso del 2024 sono stati sequestrati 1.104 chilogrammi di marijuana, quattro volte di più che nel 2023, più che raddoppiata anche la cocaina passata da 110 chilogrammi a 272. Sono raddoppiate le droghe sintetiche, in particolare ketamina e cannabinoidi, passati da 84 a 175 chilogrammi. Boom per anfetamine e metanfetamine, passate da 9 a 44 chilogrammi, mentre 12 sono stati i chili di eroina sequestrati contro i 7 del 2023. L’ufficio federale della dogana ha individuato tentativi d’importazione di piante e animali vietati (rispettivamente 824 e 3.390 casi).
Considerevoli anche i sequestri di prodotti dopanti e farmaci non consentiti in Svizzera (rispettivamente 6.755 e 5.668), al primo posto nella classifica dei medicamenti sequestrati i farmaci induttori dell’erezione (57%), seguiti da sonniferi e tranquillanti (10%), spray nasali (5%), ormoni (4%), prodotti contro la caduta dei capelli (4%) e prodotti dimagranti (4%).
Quasi dimezzato il contrabbando di tabacco e sigarette (5.211 kg sequestrati contro i 9.290 del 2023), in lieve calo ma sempre alto il quantitativo di carne sequestrata: 209 tonnellate. Un business redditizio quello della “fettina” d’importazione, visto il costo della carne in Svizzera, tanto che viene organizzato in modo professionale. Una volta immessa sul mercato elvetico la carne finisce nel circuito della ristorazione o venduta al dettaglio, naturalmente a prezzi svizzeri. Inutile dire che i rischi della salute sono altissimi, per la dubbia provenienza della merce e perché durante il trasporto di contrabbando è quasi impossibile garantire la catena del freddo.