Lipomo (Como) – Riuscire a colmare il maxi debito da oltre 8 milioni di euro che ha costretto la Croce Rossa di Como a portare i libri contabili in tribunale più che difficile è praticamente impossibile, ma la vendita dell’ex sede del comitato a Lipomo per 2,3 milioni di euro è senza dubbio la prima buona notizia da diversi anni a questa parte.
Una boccata di ossigeno anzitutto per i creditori privilegiati riconosciuti dal tribunale in sede di concordato, la maggior parte dei quali sono gli stessi dipendenti che vantano diversi stipendi arretrati, ma anche un motivo di speranza per tutti i volontari e i sostenitori che negli ultimi anni hanno fatto di tutto per rimettersi in piedi e scrollarsi di dosso una brutta storia giunta al culmine nel periodo che va dal 2015 al marzo del 2020, quando alla guida dei comitati locali di Como e Lipomo c’era Matteo Fois. È con lui che la situazione contabile della Croce Rossa di Como, che già era alle prese con diversi problemi, è esplosa e i debiti di sono moltiplicati fino a raggiungere la cifra monstre di 8 milioni di euro. A influire, negativamente, sui conti dell’associazione anche le spese sostenute per la nuova sede di via Oltrecolle a Lipomo che nei giorni scorsi è finita all’asta, per 2 milioni e 339mila euro.
Ad acquistarla è stato il comitato nazionale della Croce Rossa, l’unico a presentare un offerta, che trasferirà qui la sede della Protezione civile spostandola da Bresso, in provincia di Milano. Nell’immobile di via Oltrecolle verranno alloggiati i mezzi utilizzati durante le emergenze e operativi in tutta la regione, oltre agli uffici operativi e la cucina che viene impiegata per produrre i pasti da distribuire alla popolazione in caso di emergenze. Nelle prossime settimane la Croce Rossa provvederà a trovare un nuovo alloggio ai profughi che in questi mesi sono stati accolti all’interno della struttura. Sono già stati contatti alcuni enti, anche in altri Comuni, per riuscire a trovare gli spazi più idonei all’accoglienza.