
Quello che la grandine ha distrutto in pochi istanti la burocrazia non è ancora riuscita a risarcire neppure in...
Quello che la grandine ha distrutto in pochi istanti la burocrazia non è ancora riuscita a risarcire neppure in parte. Nonostante le promesse gli aiuti, almeno quelli da parte pubblica, sono tutti ancora fermi o quasi. Anche la prima a muoversi, Regione Lombardia, non solo non ha liquidato ma non è neppure riuscita a completare l’iter per riconoscere i danni, tanto da chiedere ai cittadini che avevano presentato la domanda, quasi due anni e mezzo dopo, di integrarla.
"In questi giorni i cittadini lombardi che hanno subito danni a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dal 4 al 31 luglio 2023 e che a novembre e dicembre 2023 avevano presentato il modello B1 e C1 a Regione Lombardia, sono chiamati a integrare la domanda con ulteriore documentazione, in modo da permettere la valutazione delle spese sostenute - spiega il sindaco Alberto Oleari - Viste le difficoltà che alcuni cittadini stavano incontrando nella compilazione della domanda la nostra amministrazione insieme a quella dei Comuni limitrofi ha chiesto un incontro ai funzionari di Protezione civile di Regione Lombardia, chiedendo una proroga della scadenza prevista".
Richiesta che è stata accolta, ma solo per i privati che adesso avranno tempo per presentare tutti i documenti necessari fino alle 16 del 15 maggio, mentre per le aziende rimane invece confermata la scadenza del 5 maggio. Interessate sono pure Saronno, Caronno, Rovellasca, Cislago, Rovello, Gerenzano, Lomazzo, Mozzate, Uboldo e Origgio. I risarcimenti prevedono il limite massimo di 5mila euro per i privati e 20mila per le ditte.