DANIELE DE SALVO
Cronaca

Rifiuti, chi differenzia di più sul Lario? Como fa peggio di Lecco: tutta colpa dei villeggianti

Con 180 chili a testa e una media del 35% di indifferenziata, perde il confronto. Nelle due province 17 Comuni sotto la soglia del 65% di scarti divisi

La raccolta rifiuti a Como (foto di archivio)

Como – Nel derby della raccolta differenziata dei rifiuti sul lago di Como, i lecchesi battono i comaschi. I 95mila abitanti dei 13 paesi che si affacciano sulla sponda lecchese del Lario producono circa 12 tonnellate di spazzatura indifferenziata, cioè poco più di 125 chili a testa. Sono il 25% di tutta l’immondizia gettata, che non viene recuperata e finisce quindi nell’inceneritore. I 130mila "dirimpettai" dei 28 centri urbani rivieraschi sul versante comasco del lago ne buttano invece il doppio: 23 tonnellate e mezzo di rifiuti residui, pari a 180 chili a testa e ad una media di indifferenziata del 35%.

Con una media del 70% di raccolta differenziata e 32mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, un residuo secco medio pari a 147 chili per abitanti all’anno, in tutto il bacino, in 17 comuni non viene raggiunta la soglia del 65% di raccolta differenziata prevista, anzi imposta, dalle normative europee, oltre che fissata nel Prgr, il Programma regionale gestione dei rifiuti. In parte dipende dalla geografia e dall’orografia; in parte da 5 milioni di turisti e villeggianti che trascorrono almeno un giorno sul lago e che riempiono i cestini della spazzatura di immondizia indifferenziata, il cui smaltimento, oltre ad essere più inquinante, costa anche di più.

Dei 17 paesi ancora sottosoglia, 13 sono in provincia di Como: L’Unione dei Comuni lombarda Lario e Monti, Faggeto, Pognana, Nesso, Lezzeno, Sala Comacina, Griante, Domaso, Cremia, San Siro, Pianello, Dongo, Vercana, Gera Lario, Sorico, Musso. Due invece nella sponda lecchese: Varenna e Oliveto Lario. I comuni dove si differenza di più, sopra l’80%, di contro sono Dervio, Perledo, Lierna, Valmadrera e Malgrate, mentre sulla sponda comasca la percentuale di differenziazione maggiore si registra a Laglio con il 79% e Argegno, con il 66%. hanno una percentuale di Rd compresa tra il 79% di Laglio e il 66% di Argegno. "Bisogna abbassare i rifiuti prodotti o non differenziati sia dai residenti sia dai turisti", sostengono Costanza Panella del circolo di Legambiente del Lario Sponda Orientale di Bellano e Enzo Tiso del circolo di Como. Che ammettono: "Un compito non facile, date le presenze di visitatori mordi e fuggi in crescita".