ROBERTO CANALI
Cronaca

Disastro in Vallemaggia. Aiuti da tutta la Svizzera

La presidente della Confederazione, Viola Amherd, ha visitato i luoghi colpiti. Il bilancio è di tre morti e un disperso, si lavora per ricostruire il ponte crollato.

Disastro in Vallemaggia. Aiuti da tutta la Svizzera

Disastro in Vallemaggia. Aiuti da tutta la Svizzera

Continua il lavoro dei soccorritori in Vallemaggia, oltre un migliaio le persone coinvolte, per cercare di mettere in sicurezza i centri abitati colpiti dal nubifragio che nella notte tra sabato e domenica ha devastato le vallate alle spalle di Locarno. Ieri a manifestare la propria solidarietà alla popolazione colpita è arrivata in visita anche Viola Amherd, la presidente della Confederazione elvetica.

"Volevo vedere con i miei occhi - ha spiegato dopo aver sorvolato in elicottero l’area colpita insieme al consigliere di Stato Christian Vitta, il comandante della Polizia Cantonale Matteo Cocchi, il vescovo Alain de Raemy e i sindaci Gabriele Dazio e Wanda Dadò, rispettivamente alla guida di Lavizzara e Cevio - Quando si vedono le foto e i video dei disastri, non ci si rende conto davvero dei fatti. Sono qui per vedere con i miei occhi cosa è successo. E per portare la solidarietà della Confederazione alla Vallemaggia. Ci saremo anche a livello economico se sarà il caso. Ora dobbiamo concentrarci sulle priorità". Una delle prime cose da fare è ricostruire un ponte provvisorio a Visletto per garantire il collegamento con l’alta Vallemaggia ancora isolata.

"L’esercito è già pronto con il materiale - ha concluso la presidente Amherd - Bisogna verificare se le due sponde sono solide. A quel punto il ponte provvisorio di Visletto può essere piazzato anche in una settimana. Già nella giornata di domenica con i nostri elicottero abbiamo contribuito a evacuare circa 300 persone dalla Lavizzara". Ieri pomeriggio al Centro pronto intervento di Locarno i soccorritori hanno fatto il punto sulle operazioni di messa in sicurezza. Il bilancio del disastro è di tre morti e un disperso. "Quanto alla persona scomparsa, purtroppo per ora non ci sono novità. Abbiamo effettuato ulteriori verifiche, ma nonostante l’impiego di specialisti di polizia e soccorso alpino i lavori sono complicati - ha spiegato il capitano della Polizia cantonale, Antonio Ciocco - Per quanto riguarda la frana di Fontana, le ricerche manuali e visive sono concluse". Alle trecento persone già sfollate domenica se ne sono aggiunte altre sessanta fra Fusio e Mogno. Si lavora anche per ripristinare la corrente elettrica e le telecomunicazioni, interrotte dalla frana.