
Don Roberto Malgesini, il Papa lo ha definito un "testimone della carità"
Como, 17 settembre 2020 - Il Papa arrivato dalla fine del mondo ha ricordato due volte ieri il "prete degli ultimi" don Roberto Malgesini, nel corso dell’udienza generale nel cortile di San Damaso e via twitter, sul suo account seguito da cinque milioni di persone. "Desidero ricordare in questo momento don Roberto Malgesini, sacerdote della Diocesi di Como, che ieri mattina è stato ucciso da una persona bisognosa che lui stesso aiutava, una persona malata di testa – ha spiegato Papa Francesco al termine dell’incontro del mercoledì -. Mi unisco al dolore e alla preghiera dei suoi familiari e della comunità comasca. Come ha detto il suo vescovo rendo lode a Dio per la testimonianza, cioè per il martirio di questo testimone della carità verso i più poveri. Preghiamo in silenzio per don Malgesini e per tutti i sacerdoti, suore, laici e laiche che lavorano per i più bisognosi e gli scartati dalla società".
Nel pomeriggio è seguito il messaggio sui social: "Preghiamo insieme alla comunità comasca per don Roberto Malgesini, testimone fino al martirio della carità verso i più poveri, e per tutti coloro che lavorano con le persone bisognose e scartate dalla società". Don Roberto è stato ricordato anche da padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano che in passato è stato punto di riferimento della movimento No Global e non ha mai risparmiato il suo punto di vista critico anche sugli atteggiamenti della chiesa. "Ha ragione Papa Francesco, è un martire perché una persona che dedica la propria vita agli ultimi come ha fatto don Roberto deve mettere in conto che può darsi ci rimetta la pelle. Questo prete ha pagato con la vita e, come dice il Vangelo di Giovanni, “non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici“ e per don Roberto gli amici erano gli ultimi di Como".
Padre Zanotelli non risparmia le sue critiche alla città: "Una morte che avviene nella ricca e borghese Como dove i poveri sono relegati, invisibili – ha proseguito -. Non c’è nessuna politica nei loro confronti e questo diventa un richiamo fortissimo alle autorità perché è assurdo che queste persone siano relegate, nascoste, infatti don Roberto i poveri li andava a scovare". Un paio di anni fa, nel periodo appena prima di Natale, don Roberto Malgesini era stato anche multato dalla polizia municipale perché in spregio a un’ordinanza del Comune aveva continuato a servire la colazione sotto i portici a clochard e migranti. "Era diventato loro amico. Bello vedere preti di questo tipo – conclude padre Alex Zanotelli -. Un’amministrazione di destra, in una città dove si sta bene, che non ha messo in campo politiche per gli ultimi. Povero uomo, don Roberto, ha sofferto credo molto nel suo rapporto con l’amministrazione e probabilmente anche con la sua stessa diocesi. Il vescovo lo appoggiava ma per lui deve essere stato difficile essere accettato anche da buona parte del clero".