
Droga spacciata fuori dai locali dell’Erbese, sequestri consistenti di cocaina e hascisc eseguiti durante le indagini, sfociate a fine marzo in quattro arresti. Che ora hanno patteggiato, dopo aver ottenuto l’attenuazione delle misure cautelari con la concessione dei domiciliari.
Luca Malchiodi, 24 anni di Erba, detto Malchio, ha patteggiato 3 anni di reclusione. Un anno e 8 mesi per Roberto Salvini, 28 anni di Lurago d’Erba (nel frattempo rimesso in libertà), 3 anni e 6 mesi per Enea Francesco Colombo, 25 anni di Proserpio, e 4 anni per El Ghazouni Boumaaza, marocchino di 25 anni domiciliato a Canzo.
La Squadra Mobile di Lecco, coordinata dal sostituto procuratore di Como Maria Vittoria Isella, aveva seguito tre distinti filoni di approvvigionamento e cessione di stupefacenti tra 2018 e 2019, partendo dal sequestro di cinque chili di hascisc, a luglio 2018, a Merone.
I riscontri, a cui erano arrivati gli investigatori in quella circostanza, erano stati fondamentali per seguire i successivi sviluppi, gruppi che lavoravano parallelamente, sullo stesso territorio, con una clientela in comune utilizzata come collettore. Era così emersa la figura di Malchiodi, ritenuto il referente di un giro di approvvigionamento di hascisc che partiva da Spagna e Marocco, dove periodicamente si recava a pagare le partite, per importi anche di 30mila euro alla volta, scegliendo lo stupefacente che veniva poi importato da altri soggetti. Enea Colombo era invece accusato di spacciare cocaina nei parcheggi dei bar più frequentati di Erba, Asso, Canzo e Valbrona o delle discoteche: mischiato alla folla del fine settimana, con le conversazioni coperte dalla musica, così da non essere notato in controlli delle forze dell’ordine.
Infine un terzo filone, individuato seguendo i contatti con i clienti, aveva coinvolto alcuni marocchini, tra cui Boumaaza: a loro carico sono state monitorate numerose cessioni di cocaina, con consegne che arrivavano fino alla Brianza Lecchese.