L’UNICEF, Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, nel 2007 lanciò una sfida alla popolazione mondiale: creò un’applicazione capace di rilevare per quanto tempo smartphone e tablet restassero spenti; infatti, ogni dieci minuti di inattività dei propri apparecchi permettevano all’UNICEF di distribuire un giorno di acqua pulita a uno dei tantissimi bambini che, purtroppo, vivono senza questo bene primario.
Il progetto, finanziato da numerosi sponsor, è un invito a stare meno con il cellulare in mano e a compiere un gesto concreto di altruismo.
In modo simile, cercando di stimolare una riflessione attorno all’uso eccessivo degli apparecchi tecnologici e dei social network, martedì 15 settembre 2015 è stata lanciata l’iniziativa del #LifeTherapyDay: un’intera giornata senza tecnologia. Il motivo? Riassaporare la bellezza di vivere analogicamente e acquisire consapevolezza su ciò che la tecnologia ci ha tolto e quello che, invece, ci ha donato. Inoltre, venne richiesto alle persone che aderirono all’iniziativa di filmare le proprie 24 ore e di pubblicare, successivamente, i video online; questi ultimi ottennero in poco tempo migliaia di visualizzazioni.
Le due esperienze appena descritte invitano a un uso consapevole degli apparecchi tecnologici e dei social e insegnano che, ogni tanto, è bene restare scollegati!