ROBERTO CANALI
Cronaca

Erba, l’ex Spreafico va messa in sicurezza dopo il rogo

Avranno trenta giorni di tempo per mettere in sicurezza l’ex Spreafico, l’area in via Leoli dove sorgeva la storica tintostamperia...

Avranno trenta giorni di tempo per mettere in sicurezza l’ex Spreafico, l’area in via Leoli dove sorgeva la storica tintostamperia devastata da un incendio la vigilia di Natale, con tutta probabilità a causa del fuoco acceso da alcuni senza fissa dimora che volevano scaldarsi ma non hanno tenuto conto delle conseguenze del loro gesto.

Il sindaco Mauro Caprani ha firmato l’ordinanza che prevede lo "sgombero immediato di qualsiasi materiale, arredo, oggetto o sostanza infiammabile", con l’obbligo di "presentare al termine dei lavori una relazione attestante l’avvenuta esecuzione delle operazioni di messa in sicurezza". In caso di inadempienza sarà il Comune a occuparsi di tutto, salvo poi addebitare le spese e presentare una denuncia alla proprietà per inadempienza.

L’ex tintostamperia appartiene a una immobiliare ed è utilizzata come deposito dalla cooperativa Tetto Fraterno di don Bassano Pirovano, che custodiva all’interno dell’edificio dei mobili e materiale della comunità di recupero.

Comunque vada entro la fine di gennaio anche l’ex Spreafico sarà inserita nell’elenco delle aree dismesse del centro indicate come "critiche", immobili che si concentrano lungo via Fiume dove un tempo si trovava la zona industriale della città che oggi si è trasferita all’esterno, in via Milano. Fanno parte dell’elenco l’area ex Enel, l’ex Molino Mottana e l’ex Gasfire: migliaia di metri quadri inutilizzati sui quali potrebbe sorgere il nuovo centro di Erba rimasti finora inutilizzati.

Ro.Ca.